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COCAINE COWBOYS regia di Billy Corben

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Satyr     8 / 10  11/04/2009 14:30:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guardando il documentario di Corben la prima cosa che salta in mente è che lo Scarface di De Palma non è poi così lontano dalla realtà della Miami di fine anni settanta...anzi, volendo, la realtà è assai peggiore, come se De Palma, all'epoca, ci sia andato anche troppo leggero. Personaggi come Griselda Blanco sono talmente fuori contesto da sembrare macchiette di pura fantasia (più di duecento omicidi commissionati dalla "Godmother" in neanche dieci anni), per una città molto simile a una zona di guerra, dove per arginare "il problema" Regan fu addirittura costretto a intervenire con militari, CIA ed F.B.I. Il documentario regge principalmente sulla forza dei fatti riportati, con un Corben praticamente fuori contesto (nessun intervento fuori campo e zero commenti verbali e non): due corrieri della droga e un killer ancora dietro le sbarre, raccontano una storia assurda per proporzioni e aneddoti, tra banche costrette a non accettare più soldi, negozi di Rolex incapaci di fronteggiare la richiesta, concessionari Mercedes multimilionari, soldi sporchi nascosti in giardino, somme di denaro accumulate assolutamente inimmaginabili, omicidi, gurriglie urbane, Pablo Escobar, il cartello di Medellin, il governo colombiano e molto altro ancora. Il ritmo imposto dal montaggio è indiavolato, il bombardamento di informazioni non è affatto facile da recepire, ma la materia analizzata è davvero esplosiva, per un pezzo di storia che attraverso il cinema conoscevo solo marginalmente. Per chi volesse approfondire l'argomento, Cocaine Cowboys è un prodotto assolutamente necessario.