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L'INFANZIA DI IVAN regia di Andrei Tarkovskij

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drabin     9 / 10  23/03/2009 19:49:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'opera d'Arte, con la "A" maiuscola. Tarkovskij è praticamente al suo film d'esordio (se si eccettua "Il rullo compressore ed il violino"), e già mostra tutto il suo talento, la sua imparagonabile poesia e la sua iperbolica visività estetica. Piani sequenzi da brividi per una storia che facilmente sarebbe potuta scadere nel banale, ed invece, proprio grazie alla forza delle immagini, si eleva ad autentico inno rivoluzionario di libertà e di poesia. Un urlo represso, una vita strappata alla sua stessa natura. Mai nè in precedenza nè in seguito è stato affrontato il tema della guerra con una simile prospettiva. Sono le splendide inquadrature, gli immaginifici movimenti di macchina a spiegarci - senza alcun bisogno di pleonastiche parole - l'essenza della vita contrapposta alla stupida inutilità bellica. Il piano-sequenza nel bosco, in cui il militare cerca un approccio fugace con l'infermierina, dà i brividi: in pochi secondi fornisce uno spaccato unico ed irripetibile, dove l'amore si converte tragicamente nell'orrore della guerra, rappresentato dagli spari che interrompono il tentativo di avvicinamento fra i due. Le immagini disegnano i sentimenti tanto dei personaggi del film quanto i nostri, autentici fortunati a cui è permesso fruire di uno dei più grandi talenti cinematografici di sempre. Tarkovskij saprà fare ancora meglio (v. "Andreij Rubliov"), ma anche questo è indubbiamente un capolavoro, che trascende il tempo e lo spazio, consegnando alla Storia ed alle nostre coscienze una lezione di umanità unica ed eterna.
lampard8  11/10/2009 21:25:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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