Sabata 8½ / 10 24/08/2009 12:52:28 » Rispondi Attraverso la vita del monaco e pittore Andreij Rubliov, il film rilegge la storia della Russia medievale (prima metà del '400) e propone una riflessione sul senso dell'arte, sul suo difficile rapporto con la fede e con la violenza dell'uomo.
Il film è ostico, lungo e complesso, ma anche profondamente lirico e intenso. Il monaco-pittore, per quanto nominalmente il protagonista, ha una posizione in un certo senso decentrata rispetto alle vicende del film. Non siamo noi i reali spettatori, quanto piuttosto lui, il monaco-pittore. Egli è lo spettatore. Attraverso i suoi occhi ci vengono restituite, filtrate, le vicende storiche. Ogni avvenimento appare in effetti l'innesco che anima le riflessione del pittore: le sue crisi di fede, i suoi scrupoli di coscienza, le sue riflessioni esistenziali. Viviamo con lui la storia, le sofferenze, gli interrogativi.
Gli episodi narrati sono molti. Taluni pedanti e affaticanti, altri la cui capacità evocativa raggiunge vette magistrali. Numerose le scene emblematiche, che per intensità e profondità, rimangono scolpite nell'intimo. Alcune tra le tante:
- Enigmatico il prologo, nel quale si assiste alla parabola (volo e caduta) di un rudimentale aerostato di pelli. Lo schianto. L'inelegante fermo immagine, seguito dal bellissimo rallenti del cavallo nero che scalcia a terra. - Potenza visiva unica e sublime per il capitolo della "Passione secondo Andreij" nel quale viene riproposta la crocefissione di Cristo in un glaciale paesaggio russo. Una scena intrisa di drammaticità e misticismo. Un quadro in movimento. - Grande coinvolgimento emotivo per l'ultimo capitolo. La forgiatura della campana, ad opera dell'orfano Boris che, con severità e determinazione, riesce ad animare un intero villaggio compiendo qualcosa di cui neppure egli si credeva capace.
Conclusione? Un film lungo, pedante, non facile. Forse non il Tarkosvskij migliore, i cui capolavori inarrivabili per me rimangono Stalker e Solaris. Eppure, nonostante questo, un film che arricchisce profondamente e che credo meriti, a pieno titolo, un posto nel firmamento dei capolavori del Cinema.