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STALKER regia di Andrei Tarkovskij

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Terry Malloy     10 / 10  24/10/2011 11:47:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Capolavoro assoluto di Tarkovskij. È inutile sprecare parole sull'Ineffabile. La Zona è una delle personificazioni dell'Interiorità umana più affascinanti, se non la più affascinante, della storia dell'Arte. Personalmente l'ho trovato superiore a Solaris, sia esteticamente, sia contenutisticamente.
In Stalker c'è davvero tutto. È un film completo. È un film che tratta di ciò che a mio parere è più importante: la spiritualità. E Tarko chiedeva tanto agli uomini del suo tempo. La critica feroce (addirittura destabilizzante a livello fisico) che lo Stalker rivolge allo Scrittore e allo Scienziato ("che gente, che gente! Non credono in nulla!"), se guardata con gli occhi di oggi, in parte fa sorridere amaramente. Se Tarko avesse visto l'Oggi, cosa avrebbe detto? In realtà lo Scrittore e lo Scienziato sono personaggi profondi e intelligenti. Ma sono ossessionati. Strepitoso a questo proposito il monologo della moglie, personaggio solo apparentemente secondario. La semplicità della donna-popolo, la semplicità di un amore, che forse è l'unica via di salvezza. L'amore che genera e rigenera. Ma in questo lo Stalker è colpevole. La bambina con gli occhi tristi è l'unica nota vera di colore, è un finale di Speranza assoluta. Ma lo Stalker non vede, esattamente come i Discepoli di Emmaus, con gli occhi accecati. Per Tarkovskij l'opera d'Arte, la Ricerca della Verità scientifica non hanno senso se non rette da un credere in un valore eticamente superiore, quale la Spiritualità. La Spiritualità sola ci rende liberi, ci fa toccare l'essenza più profonda e vera della nostra Vita. E dio solo sa quanto avesse ragione. Tarkovskij per ora è l'unico regista che mi abbia saputo dare una visione della vita aderente alla realtà, sfruttando la Concettualità di un'immagine, di una parola. In lui l'allegoria, la metafora, l'immaginario non sono compiacimenti estetici e intellettualistici senza significato, sono semplicemente Arte, sono Vita.
Freddy Krueger  27/10/2011 17:17:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma non è un suicidio farsi tutti i film di Tarko una sola volta? =)
Terry Malloy  27/10/2011 18:52:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In che senso? Ci ho messo un po' a guardarli tutti, però è un grande regista ingiustamente considerato troppo palloso per essere guardato!
Non avere paura!
Ciumi  27/10/2011 19:10:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, l’ho visto il 7 e mezzo a Sacrificio, oggi gli darei anch’io quel voto.

Comunque tanto che sono qui ti rompo un po’ i cogliòni. Nel finale di Stalker e nel personaggio della bambina io non ho visto proprio una speranza assoluta, o meglio, proprio per quello sguardo, o per quei misteriosi poteri che appaiono più un handicap che non un dono (qualcosa d’inascoltato quindi inutile - il bicchiere cade e si rompe), io trovo che sia più triste che speranzoso. Un po’ come il bambino sotto l’albero spoglio di Sacrificio. Anche se sono finali sospesi che lasciano spazio a molte interpretazioni.

Terry Malloy  27/10/2011 23:28:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sacrificio è il demone di Tarkovskij. Secondo me si stava letteralmente cagando in mano per la morte imminente.

Su quanto dici non mi rompi i ******** :)
Le interpretazioni sul cinema di Tarkovskij in realtà sono sempre da prendere con le pinze. Era un regista "di pancia" (passami l'orrendo termine, per favore!) e il prenderlo male o bene è questione di sensibilità diverse. Anche perché poi anche io ci ho visto della tristezza nella Bambina: sarebbe un elemento positivo, ma non viene considerata da nessuno. Lo Stalker non la vede, lei è sola e il suo potere diventa un capriccio, una cosa senza senso. Ma in mezzo a tanto pessimismo è comunque una nota di colore.. Hai visto i film di Malick?
Ciumi  29/10/2011 09:19:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Terry, neanche a farlo a posta hai beccato un regista che non mi piace. I suoi film li ho visti quasi tutti (4 per la precisione, perché ne gira tipo uno ogni dieci anni), ma la sua maniacale attenzione estetica mi ha lasciato sempre abbastanza indifferente. Non ho trovato un’interessante profondità di espressione nei contenuti, nonostante sia un regista che ci metta una sincera passione.. questo sì.