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SURVEILLANCE regia di Jennifer Lynch

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elio91     7½ / 10  23/12/2010 15:35:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi aspettavo tanto coinvolgimento,dico la verità. Sia ben chiaro che l'avrei visto in ogni caso,quando c'è il nome Lynch in cabina di regia non si può rimanere indifferenti anche se in questo caso il Lynch in questione è Jennifer,papà David si limita a produrre e cantare nei titoli di coda.
Ma evidentemente c'è anche un'altra cosa ereditata da Jennifer da suo padre: Surveillance è fuori di testa. Come i suoi personaggi schizzati,o le situazioni che alternano sesso e violenza. O la trama ingarbugliata (anche prevedibile in linea di massima),che nel finale raggiunge però uno strano effetto di comicità involontaria. Tutto è troppo esageratamente pazzoide e schizzato,anche troppo inverosimile ma sinceramente questa è l'ultima cosa a cui guardare con occhio critico.
Però dopo l'esordio disastroso di anni e anni fa con Boxing Helena,Jennifer Lynch sembra aver preso dimestichezza e sicurezza dei suoi mezzi riusciendo a girare una pellicola molto intensa e che tiene con il fiato sospeso fino alla fine,catalizzando l'attenzione senza mai far distogliere lo sguardo. Meglio ancora riesce a distinguersi dalla pesantissima eredità paterna,pur non trovando uno stile tutto suo e coerente. Surveillance difatti comincia come il più classico dei film di Lynch padre tra atmosfere grottesche e paradossali che ricordano tanto Twin Peaks e Fuoco cammina con me (gli agenti dell'FBI visti con diffidenza e presi in giro),poi c'è l'amore per il mistero, c'è quell'atmosfera onnipresente di oppressione come se tutti sapessero che qualcosa sta per succedere o possa succedere in qualsiasi momento,c'è Bill Pullman che alla fine tanto ricorda certe situazioni in Blue Velvet (e poi era il protagonista in Strade Perdute); però la Lynch prende i suoi spazi e rimane ancoràta coi piedi per terra, l'intreccio propende verso uno scioglimento alla Rashomon in cui ognuno da le proprie versioni dell'accaduto per poi arrivare alla verità finale. E il finale è la parte più intensa e paradossalmente meno riuscita,perché troppi personaggi schizzati rendono tutto troppo assurdo tanto da risultare poco convincenti nella loro (stavolta vera) follia.
Però il risultato finale è buonissimo,gli attori anche. Peccato sia così poco conosciuto ma è da ricordare come sia una produzione indipendente.
Le scene con i due poliziotti a metà film sono le più emotivamente forti,anche se


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