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L'ULTIMA ONDA regia di Peter Weir

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  28/11/2006 15:45:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo “Pic nic ad Hanging Rock” Peter Weir firma un'altra pellicola dove il mistero e l’angoscia catturano inesorabilmente lo spettatore con il passare dei minuti.
Il regista australiano è perfetto nell’imbastire una storia occulta,che mischia le culture della societa’ tecnologica dei bianchi e quella tribale degli aborigeni.
Ne viene fuori un prodotto affascinante,magari macchinoso in alcuni passaggi,ma sicuramente trascinante con un finale apocalittico indimenticabile.
Weir utilizza l’acqua,il simbolo per eccellenza della vita,per angosciare lo spettatore tramutando questo elemento da donatore di fertilita' e ricchezza a portatore di distruzione.
Non mancano accuse piu’ o meno velate alla societa’ moderna e alla condizione degli aborigeni costretti a sottostare alle regole dell’uomo bianco.
“L’ultima onda” non è un horror nel senso stretto del termine,infatti non vi sono tracce di violenza o spargimenti di sangue,ma è un horror psicologico giocato tutto sulla tensione creata da riti a noi sconosciuti o meglio dimenticati dall’inarrestabile sviluppo teconologico, che ha fatto perdere all’uomo bianco il contatto e soprattutto il rispetto nei confronti della natura che Weir da buon australiano conosce,ama e allo stesso tempo teme e che di conseguenza ci mostra per come è: affascinante,suadente ma anche pericolosamente letale.