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IL PIANETA DELLE SCIMMIE (1968) regia di Franklin J. Schaffner

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  01/04/2007 23:43:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Boulle ribalta il concetto darwiniano creando un'alienante e allucinata metafora sul futuro.
Cio' che prevale (e diverrà emblematico nel secondo episodio) è proprio la sconfitta dell'attitudine umana "che ha distrutto da sola la propria civilta".
Primo di una lunga serie di film di valore alterno (si salvano due o tre sequenze del secondo episodio, e quasi tutto il quarto) ha inaugurato anche una serie tv di grande successo interpretata dagli stessi McDowall (il dinoccolato Cornelius) e Kim Hunter (Zira, la moglie).
Inutile dire che. nella realtà, la Hunter era davvero una gran bella donna (e non una scimmia, sic).
Un film che rappresenta e ha rappresentato qualcosa di fondamentale nella mia vita: trovo straordinarie soprattutto le scene di vita cfr. la tipica società quasi di derivazione greca (acropoli agorà etc.) dell'organizzazione produttiva delle scimmie.
Inutile dire che il sequel di Burton, non certo "brutto" come si dice in giro ma inutilmente pretenzioso (con tanto di citazioni kubrickiane) fu - alla luce di questo clamoroso film originario - del tutto superfluo e forse un po' inutile