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IL PIANETA DELLE SCIMMIE (1968) regia di Franklin J. Schaffner

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steven23     9 / 10  03/12/2014 15:43:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ammetto che, fino a qualche settimana fa, ero piuttosto freddo nei confronti di questa saga e di tutte le altre pellicole ad essa collegate, vedi il remake e i due reboot. Poi ho guardato quasi per caso "L'alba del pianeta delle scimmie" e la buona impressione fatta mi ha spinto a chiedermi se non fosse ora di affrontare la saga per intero... e perché non farlo partendo dal capostipite, a detta di molti vera e propria pietra miliare del genere?
Sfruttando anche il consiglio di un utente eccomi qua.

Presenti SPOILER!!

Film semplicemente fantastico!! Sì, se dovessi riassumerlo in un solo aggettivo utilizzerei proprio questo.
Ma sarebbe lo stesso riduttivo!!
La pellicola di Schaffner, infatti, meriterebbe molto più che questo. Al di là dell'aspetto fantascientifico una cosa in particolare mi ha colpito, ed è l'inquietudine che riesce a metterti addosso. E senza bisogno di particolari sforzi... basta dare un'occhiata ai primi venti minuti, con i nostri appena precipitati sul nuovo pianeta e intenti a cercare di capirne qualcosa. Non succede praticamente nulla, eppure si percepisce lo stesso un certo disagio. Le inquadrature mirate a relegare gli uomini a semplici, minuscoli puntini circondati dalla natura selvaggia, il silenzio assordante che li accompagna... l'attesa di non sapere cosa troveranno. Tutto sembra in grado di intensificare questa sensazione.
Per non parlare del momento in cui inquadrano gli spaventapasseri, quelle croci coperte da semplici pellicce che riescono chissà come a donare un tocco estremamente macabro alla fotografia... e sono solo rudimentali croci!! Ecco, questa a mio parere è una delle migliori scene dell'intero film, anche se non la migliore.

Poi ecco spezzarsi il silenzio! I tre astronauti non sono più soli, spuntano altri uomini... e un esercito di scimmie. La ripresa dell'attacco nel campo è un'altra di quelle scene difficilmente dimenticabili.
Da qui in avanti qualcuno potrebbe pensare a un calo di tensione, del resto accade in molte pellicole in cui, dopo l'attesa iniziale, il livello inizia irrimediabilmente a scemare. Fortunatamente, però, non è questo il caso. Il film non perde un colpo anzi, l'entrata in scena delle scimmie e della "società" da loro formata da adito a parecchie riflessioni sia dal punto di vista politico che sociologico. L'unica differenza riguarda il totale ribaltamento dei ruoli tra esseri umani e animali (scimmie, per l'appunto); praticamente una società alla rovescia ma in grado lo stesso di affascinare e intrigare. E di far sorgere molte domane e dare il là a molteplici interpretazioni. Perché il loro eccessivo timore nei confronti dell'uomo? Cosa li ha spinti fino a quel punto? Come può il ministro della scienza essere anche quello della fede?
Sì, insomma, si potrebbe star qui a discuterne per ore, ma il punto è un altro. Quando un film riesce a smuovere così tanti interrogativi e a toccare altrettanti ambiti senza perdere un colpo beh, non può che essere un grandissimo film.
E questo, come già detto, lo è.
E quel versetto letto direttamente dalle sacre pergamene su cosa rappresenta l'essere umano? Fantastico!!
Per non parlare poi del finale, probabilmente uno dei migliori che abbia mai visto. Il busto della statua della libertà getta sulle spalle del povero Heston la verità tutta insieme. E il peso è troppo grande da sopportare, tanto da portarlo a crollare sulle ginocchia e maledire la sua stessa specie in una scena da brividi!!!

Spenderei due paroline anche per un cast che, tutto sommato, conosco poco. Sì, pare incredibile ma è così... Heston fin'ora non l'avevo visto che in poche pellicole e mi aveva tutt'altro che entusiasmato, vuoi anche per la qualità non certo eccelsa delle stesse. Qui, invece, regala davvero un'ottima interpretazione. Lo stesso per la coppia McDowall-Hunter, ovviamente irriconoscibili. Il primo già visto più di trent'anni prima diretto da Ford in "Com'era verde la mia valle", mentre la seconda credo per la prima volta, almeno andando a memoria.
Una menzione anche per la Harrison, la quale, malgrado non dica una parola, riesce lo stesso a catalizzare l'attenzione su di sé, e non solo per la sua notevole bellezza. E comunque interpreta alla perfezione la sua parte.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  03/12/2014 18:39:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto, uno dei più grandi finali della storia del cinema, il sospetto sulla natura del pianeta verte per tutto il film, dubbio dissipato con quell'immagine, perentoria, sintetica, insomma è storia.
Ruoli invertiti, scimmia antropomorfa e l'umano sottomesso ad animale domestico, nel remake di Burton c'è proprio un'immagine efficace in questo senso (una bambina dentro una gabbia per uccelli), cosa che in Burton perderà è l'affezione da mutismo, che invece è necessaria per palesare la superiorità delle scimmie.
A quella carrellata di domande, i seguiti per buona parte rispondono, ma perlopiù restano mediocri.

steven23  03/12/2014 20:08:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... sì, in effetti immaginare gli uomini non più muti mi risulta difficile proprio per il motivo che hai detto.
Comunque, ora che mi ci sono buttato, credo che guarderò anche gli altri, specialmente il seguito di questo (l'unico con Heston ancora presente, se non sbaglio) e il remake di Burton. Certo è che eguagliare il livello di questo mi riesce parecchio difficile da immaginare...
hghgg  03/12/2014 20:46:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fatti questo favore, lascia stare il remake di Burton... Questo film è ottimo, il finale lo rende un capolavoro. Sarebbe stato il più grande film di fantascienza degli anni '60 se non fosse che in quello stesso 1968 è uscito un altro film...
steven23  03/12/2014 21:33:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
per me è il più grande di quel decennio semplicemente perché quello di Kubrick devo ancora decidermi a vederlo!!
Così come gran parte di quelli da lui realizzati... ma questo sarebbe un altro discorso.
hghgg  03/12/2014 22:27:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah si ? E che aspetti a buttarti, garantisco io per il buon Stanley :) Inizia con "Orizzonti di gloria" và, che è il suo primo capolavoro.
steven23  04/12/2014 11:13:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti mi chiedo anch'io cosa sto aspettando :)
Se si escludono "Shining" e "Eyes Wide Shut", infatti, gli altri mi mancano praticamente tutti!
hghgg  04/12/2014 11:42:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è una brutta cosa, hai una manciata di film grandiosi tutti da scoprire. "2001" "Il Dottor Stranamore" "Barry Lindon" (che ti piacerà da morire, ne sono sicuro) ecc.