carsit 7½ / 10 25/02/2016 17:44:02 » Rispondi L'opera di James Whale ha il grandissimo merito di regalare al cinema l'iconica figura del mostro di Frankenstein, interpretato da un magistrale Boris Karloff. L'opera -superfluo dirlo- ha accusato un pò i segni del tempo, palesando una sceneggiatura "facilona" e più atta a creare un'atmosfera horror, sacrificando l'intenso messaggio della scrittrice Mary Shelley. I personaggi e le loro sfaccettature vengono incredibilmente appiattiti, semplificando anche troppo una storia dalle ambizioni più profonde e drammatiche. Discorso differente se andassimo ad analizzare l'opera in maniera autonoma: il messaggio arriva dritto alle spettatore, aiutato dalla poderosa performance di Karloff, nonchè dall'ottima regia di Whale, attenta nell'esaltare scenografie ed ambientazioni di carattere parecchio espressionista. Voto 6 per la fedeltà al romanzo, 9 all'impatto cinematografico del film.
La scena migliore penso sia l'incontro tra Frankenstein e la bambina, momento topico che ben descrive il tormentato stato d'animo della creatura.
Filman 25/02/2016 18:07:57 » Rispondi Non ho mai potuto leggere le parole "fedeltà all'opera originale" in un qualsivoglia commento ad un qualsivoglia film, pardon XD Il messaggio arriva dritto allo spettatore proprio perché si trascina dietro la poetica del proprio soggetto, ma per il resto è il classico monster movie!
La scena dell'incontro con la bambina evidenzia anche l'innocenza della creatura
carsit 25/02/2016 18:32:10 » Rispondi Ahahahahahahah Non era il termine più adeguato, me ne rendo conto. Esatto, alla fine è un moster movie che si trascina dietro l'essenza del soggetto, senza però indagare in maniera più profonda e intima il rapporto tra Victor Frankenstein ( qua diventato Henry) e la Creatura, la quale prende il nome del suo creatore. Rimane tutto troppo alla superficie, ed è un peccato sprecare l'ottimo contenuto che la Shelley ha saputo elaborare.
Filman 25/02/2016 22:06:33 » Rispondi Forse nel 1931 non si poteva fare più di tanto, purtroppo... Magari hanno tagliato con molta volontarietà i sottotesti più interessanti!