Jolly Roger 4½ / 10 31/08/2012 13:19:17 » Rispondi I due commenti che procedono il mio descrivono il film con la medesima parola: mediocrità.
E questa è precisamente la parola per descrivere A Dead Calling: un film mediocre. Molto televisivo, banale, roba già vista centinaia di volte.
Aggiungo questo: c'è un errore, che spesso ricorre in molti film thriller o horror di bassa qualità, che consiste nell'indifferenza, o meglio insensibilità, nel senso di mancanza di una reazione emotiva plausibile, umanamente, dei protagonisti di fronte alla sopravvenuta morte o alla sofferenza di altri protagonisti, amici o propri cari. Proprio questa innaturale "insensibilità" rende la situazione grottesca, irreale e poco credibile, allontanando l'immedesimazione degli spettatori che giustamente storcono il naso. Qui, in un punto particolare del film, questa cosa è portata all'estremo, diventando, a mio avviso, persino fastidiosa e volgare. Mi riferisco all'happy ending molto televisivo e assolutamente forzato, in cui
la protagonista, diventata giornalista di grido grazie al servizio su quello che le è capitato, se ne va in giro con il suo amichetto, come due piccioncini, bacetti, sorrisi, trottorellino amoroso e du du da da daàà...?!
Ma sono io che mi sbaglio io o invece il killer, appena cinque minuti prima, le ha seccato il padre adottivo, il buon tenerone Sid Haig?
Caspita, questo sì che è superare velocemente il dolore per la morte di una persona cara! Che forza d'animo!!!