Lot 7½ / 10 19/02/2009 09:05:57 » Rispondi Inquadrate in un campo lunghissimo, ad una distanza tale da astrarne le specificità, le guerre possono sembrare tutte simili tra loro, materiale inerte consegnato agli annali. Ma avvicinando molto lentamente la camera della storia ogni conflitto, per quanto lontano nel tempo, si rivela essere un corpo vivo e pulsante, ricoperto da mille ferite mai completamente cicatrizzate che il solo ricordo fa sanguinare. Mille episodi più o meno noti, misconosciuti, dimenticati, grandi e piccole storie intessute di drammi e vite spezzate, sopravvissuti, dolore e speranze. Katyn è tutto questo. Wajda, con grande partecipazione ma allo stesso tempo in modo sobrio e registicamente efficace, ricostruisce, nella Polonia stretta tra l'aquila tedesca e il giogo russo, un eccidio dimenticato, vittima della memoria mancata e di un vergognoso rinfacciarsi di responsabilità che spogliò anche dell'ultima dignità le lapidi dei caduti.
mikland83 19/02/2009 09:08:40 » Rispondi Ottimo commento, quoto in pieno.