maremare 7½ / 10 21/02/2009 12:58:25 » Rispondi Il dramma dell’olocausto visto da un’angolazione originale. Dopo una prima parte compatta il film lascia troppo spazio al melodramma, non sviluppando a dovere la sua struttura portante: il rapporto tra il professore e gli studenti universitari. E sì, perché qua si parla di etica e diritto, del ruolo fondamentale del legislatore nel preservare il giudizio da eccessi moralistici e/o coinvolgimenti affettivi: dalla necessità etica di separare la colpa dalla responsabilità. Un film su di una nazione che oscilla tra rimozione e senso di colpa, una nazione abusata e stuprata dall’ignoranza e perciò connivente, nella sua identificazione con l’aggressore (estremamente interessante il parallelismo tra l’olocausto e la pedofilia, altro vero crimine di un singolo contro un altro singolo). Una nazione che ha dolorosamente imparato a leggere, affinchè le colpe dei padri (e delle madri) non ricadano sui figli.
Un film da vedere.
Terry Malloy 23/02/2009 13:48:49 » Rispondi secondo me non parla così tanto dell'olocausto e infatti come hai giustamente osservato la parte sulla dialettica diritto/etica è sviluppata maluccio...per me è altro, è come il Bambino col pigiama a righe, una storia che tratta tematiche umane nel contesto interessante dello sterminio nazista...
maremare 23/02/2009 15:45:57 » Rispondi allora siamo daccordo ;)
kowalsky 25/02/2009 22:09:39 » Rispondi Strano, la critica ci è andata giu' pesante verificherò
kowalsky 01/03/2009 19:42:50 » Rispondi Era meglio non verificare