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THE READER - A VOCE ALTA regia di Stephen Daldry

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jack_torrence     7½ / 10  19/11/2009 14:29:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"The reader" di S. Daldry, nella sua classicità, è un film molto riuscito. E' opera di grande qualità e di grande equilibrio. Un film di "verità" umana, che sa commuovere nel profondo. Quando al veracissimo e straziante ritratto della analfabeta povera che è stata (anche) aguzzina sotto il nazismo, si affianca nel finale il ritratto della gelida ebrea senza pietas che, nel suo appartamento upper-class di New York soloneggia sui campi di sterminio e sull'impossibilità di perdono, proviamo una fortissima vertigine: ci accorgiamo della necessità, di fronte agli esseri umani, di sospendere ogni giudizio - anche dove la Storia sembra consegnarci il diritto di indossare i panni del giudice. Gli esseri umani, vittime della Storia anche se finiti dalla "parte sbagliata", meritano solamente amore-carità-"pietas": e, questo film, questo soprattutto ci insegna. Con coraggio: perché è la prima volta – credo – che sul grande schermo vediamo in parte rovesciata la prospettiva in cui abitualmente viene osservato l'Olocausto.
oh dae-soo  04/07/2011 17:15:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Almeno uno...
Sono contento che ti sia piaciuto Stefano.
Ho trovato un'ostracismo incredibile verso questo, a mio parere, grande film. Ho il tremendo sospetto che ciò sia dovuto a qualcosa di ben preciso che tanti hanno paura di dire.

Nel tuo commento, c'è la risposta a questo mio sospetto. Anch'io l'ho accennato ma con molta minor evidenza rispetto a te. Complimenti!

La parola chiave è coraggio, e non solo quello del regista, ma anche quello a mio parere mancante in tanti commenti (cui il voto è solo conseguenza) o quello tuo che al contrario hai dimostrato di possedere in gran quantità.

Altrimenti veder 4, 4,5 o 5 da gente che di cinema capisce mi pare quasi impossibile.

Se qualcuno degli "interessati" legge questo messaggio e vuole intervenire, ben venga!
jack_torrence  05/07/2011 12:19:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie veramente di cuore.
Mi fa particolarmente piacere quello che mi hai scritto.
Il film è convenzionale; l'ho anche rivisto nel frattempo: è fatto molto bene anche se ha l'ingenuità di far comparire cose scritte in inglese, verso la fine. E' un peccato veniale.
Quello che ho scritto lo confermo pienamente. Per me non è un problema parlare di certe cose in un certo modo, e in fondo per me è importante poter affermare con chiarezza e liberamente quello che penso - e che nel commento al film non ho scritto perché fuori luogo - sulle politiche di Isreaele verso i palestinesi (v. anche il film "Valzer con Bashir") e sul potere delle associazioni legate a Israele, che, specie negli Stati Uniti, ma con tanta influenza sulle politiche estere dei Paesi occidentali tutti, nell'usare due pesi e due misure nella tragica vicenda Israele/Palestina. Forse (ma questo lo dico con tremore e timore) è il caso di liberarci un po' almeno dalle implicazioni inibenti dello scrupolo di apparire antisemiti, del timore di dare vita a una fenice di orrore. La Storia è il passato, ma anche il presente e il futuro. E ogni evento storico è Storia a sé.

La qualità del film non c'entra con questo; tuttavia la scena da me menzionata nell'appartamento upper-class di Manhattan, è una spina nel cuore.
jack_torrence  05/07/2011 12:21:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che sia chiaro: intendevo dire che non dovremmo avere il timore di "apparire" (e non "essere", sia chiaro), antisemiti (cosa orrenda). Per il timore di "apparirlo" (senza esserlo), si è automaticamente accondiscendenti verso ingiustizie feroci del presente, e del più recente passato. E si apre la strada a perduranti ingiustizie del futuro.
Absit iniuria verbis.
oh dae-soo  05/07/2011 12:42:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai perfettamente ragione, ma io tengo anche al rovescio della medaglia del tuo (nostro) discorso.

Non solo bisognerebbe analizzare i "buoni" nel passato, nel presente e nel futuro cercando di eliminare il parafulmine Olocausto, intendiamoci bene, eliminare in un'analisi complessiva sincronica e diacronica, non eliminare in assoluto dato che resta e probabilmente resterà per sempre il punto più basso e allucinante raggiunto nella storia del genere umano. Incancellabile, indimenticabile e, purtroppo, con troppi pochi colpevoli riconosciuti.

Però, e qui il rovescio della medaglia e "parte seconda" del coraggio di cui ti elogiavo, bisognerebbe anche analizzar meglio i "cattivi" per scoprir che forse la Storia di allora li ha sovrastati, che tutti, anche io, te e chi sta leggendo, avremmo forse agito allo stesso modo in quelle condizioni.

Questo mi è piaciuto dire nella mia recensione e questo hai scritto anche te.

Per quanto riguarda la "prima parte" (quella sui buoni) io non ho avuto invece il coraggio di dire alcunchè, avevo quell'appartamento davanti agli occhi ma non sono riuscito a scriverne.

Spero che se qualcuno trovi per caso questa discussione capisca il senso delle frasi prima di scagliarsi contro.

Ciao!
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 12:52:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono uno dei tanti spiriti critici verso questo film, e pur apprezzando gli spunti di riflessione che avete lanciato non li condivido.
Anzitutto, non credo c'entri granché il coraggio: se il film avesse sviluppato fino in fondo la tematica dell'olocausto secondo le direttrici imboccate gli avrei sicuramente messo un voto più alto. In questi termini, un film come "Il bambino col pigiama a righe" dice molto, molto di più: la scena del bambino tedesco che nega l'amicizia col bambino ebreo è perfetta nel descrivere come non sia possibile applicare alcun manicheismo alla natura umana.
Ciò detto, i motivi che mi hanno fatto trovare questo film un'opera superflua sono la sua assoluta schizofrenia narrativa: la sceneggiatura barcolla dall'inizio alla fine in più direzioni senza imboccarne con decisione nessuna, adoperando una narrazioen assolutamente conformista e stantia. E' un film come mille altri, che tra qualche anno verrà ricordato solo per l'oscar alla Winslet (che tra l'altro l'avrebbe meritato più per Revolutionary road che per The reader).
Tra l'altro queste sono più o meno le stesse critiche che ho mosso a "Two lovers", su cui pure siamo in disaccordo: evidentemente sono poco indulgente verso le sceneggiature poco decise.
Mi dispiace.
Amici come prima?
oh dae-soo  05/07/2011 15:38:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come prima?
Col ca.zo!
Più di prima...

A parte gli scherzi, i tuoi appunti sono condivisibili ma da qui a farne un film addirittura insufficiente ce ne vuole.

Jelly, ho notato che hai uno strano "vizio". Quando parli di un film che non ti piace tiri fuori la faccenda che non verrà ricordato in futuro. L'ho già notato in 3 discussioni che abbiamo avuto su film in cui non eravamo d'accordo.

Secondo te è un metro di valutazione giusto?
Credo di no:

1 perchè la bellezza di un film può (deve) prescindere dal successo ottenuto nel breve e lungo periodo

2 perchè ci sono film così poco conosciuti e distribuiti che allora partono già svantaggiati e saranno brutti in quanto verranno certo dimenticati (almeno dai più).

3 perchè, al contrario, molti film che son finiti nella storia ci sono finiti per meriti diversi dalla propria bellezza e riuscita.

4 perchè il giudizio soggettivo o di pochi alla fine vale come quello collettivo di tanti (anzi...).

Mi sembra un metodo un pò troppo da catalogo, empirico, per dir chi merita o no, non trovi?

Non mi dire che sei uno di quelli che vede il numero di Oscar...

Un saluto.
jack_torrence  06/07/2011 00:29:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sottoscrivo i 4 punti come fossero le tavole della legge!
Grande
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 15:41:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahah, verissimi i tuoi 5 punti qui sopra, ma per "non verrà ricordato in futuro" io non mi riferisco alla massa, ma a me ed a te. Ovvero, né io né te ci ricorderemo, tra 10 anni, di questo film. Così come non ci ricorderemo di Two lovers. Ci ritroveremo qui, canuti, a dire "Aspe', aspe', come si chiamava quel film con Kate Winslet sempre gnuda? Dai, quello in cui lei non sapeva leggere... Aspe'...Dai, hai capito!"
Per quanto mi riguarda, un film che valuto positivamente è un film che mi ha lasciato il segno, un film il cui ricordo difficilmente evaporerà.
oh dae-soo  05/07/2011 16:04:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, perfetto allora.

Anzi no...

Altri due appunti.

1 Il tuo discorso non fa una piega, ma non ho mai detto che The Reader sia tra i 50 film della mia vita. E' sul mucchio degli ottimi film, mucchio che tra 10 anni avrà almeo 500 pellicole. Insomma, come sopra, tra essere un film indimenticabile e uno brutto ci saranno in mezzo altri 10 scalini...

2 Certo non mi metto contro un avvocato, ma questa tua ottima precisazione mi par un pochino "di mestiere", sai perchè?
Perchè se è vero che faremo fatica a ricordarci The Reader (non io) pensi che ci ricorderemo con maggior facilità che Kate Winslet vinse l'oscar per questa interpretazione? A mio parere sarà un ricordo ancor più difficile. Per questo ora ti stuzzico e credo che quel "non verrà ricordato se non per l'Oscar" era un discorso mooolto generale, quasi di massa.

3 (p.s)

Insomma, hai fatto l'avvocato che "lavora" in tutte le "pieghe" possibili oppure intendevi davvero, in quel primo discorso, ciò che hai enunciato nel secondo?

Mi sembro Andreapau, mamma mia...

P.s:

3 io non dimentico MAI un film :)

Ciao!
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 16:44:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nono, giuro, io quando parlo parlo sempre per me, la "massa" volgarmente intesa non mi interessa. Che poi abbia il viziaccio di pretendere che le mie osservazioni siano universali è un altro paio di maniche, e ti do ragione, ma questo è un altro discorso.
oh dae-soo  05/07/2011 17:04:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bene, allora però spiegami perchè te lo ricorderai per l'Oscar alla Winslet.

Per metterti alla prova dimmi senza ricerca chi ha vinto i 4 oscar attori QUEST'ANNO.

Hai 10 secondi

9
8
7
6
5

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 17:09:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perché ADORO Kate Winslet, ed agognavo un suo oscar dai tempi di "Se mi lasci ti cancello". Quell'anno era candidata anche per "Revolutionary road", e sono rimasto sgomento quando ho visto che se l'era aggiudicato per "The reader", in cui a parer mio offre un'interpretazione inferiore.
Quest'anno mi trovi preparato solo su Christian Bale per "The fighter" e Natalie Portman" per "Il cigno nero": altri due miei pupilli, ma i relativi film non li ho visti: è stata un'annata avara di cinema, a causa del bimbo piccolo...
oh dae-soo  05/07/2011 17:14:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanto ti capisco...

Sono passato dall'anno di grazia con 63 film visti al cinema a uno con 5 visioni...

Forse è l'unica voce "risparmio" che ti dà una figlia...
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 17:17:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, io prima di sposarmi viaggiavo su una media di 2-3 uscite al cinema a settimana (avevo la fissa di vedere qualsiasi film di nuova uscita direttamente al cinema, anche le cose più immonde), poi uno al mese (dovevo contemperare le esigenze di mia moglie, che di cinema non capisce alcunché) , poi nell'ultimo anno zero. Ma tempo un paio d'anni e lo avvierò alla sala, il mio orsacchiotto.
oh dae-soo  05/07/2011 17:23:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema non è avviarlo o portarlo alla sala. Il problema è il dover vedere quello che guarda lui, e non sempre capita Toy Story 3...

quando Jack torna e vede che il suo appuntamento è diventata una nursery, tra l'altro con padri bipolari, chissà che effetto gli fa.
oh dae-soo  05/07/2011 17:25:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
edit: appartamento

Ultima cosa.

La Winslet, siccome siamo in pieno tour, è attrice hors categorie
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 17:44:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E su questo finalmente concordiamo.
jack_torrence  06/07/2011 00:26:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahah no, qui mi cogliete nel vivo, nel mio immaginarmi il mio futuro di medio periodo!
Io sono in fase pre-convivenza: ancora quella dei 63 film l'anno al cinema o dei 2-3 a settimana anche fossero immondi (vedi Sucker Punch che per la rabbia ho pure voluto recensire).
E già mi immagino come dev'essere l'astinenza o semi-tale di mesi o anni. Tra l'altro ho un collega cui il cinema piace (almeno così dice), con un bimbo di 2 anni e mezzo, che non sa assolutamente cosa siano "Inception", "Il cigno nero", ma anche "Bastardi senza gloria", insomma 'na roba allucinante.
Impossibile!!!!!!!!!!!!!!!
Come si fa?!????????????

(E poi mi piacciono le spiagge senza sabbia, i fondali profondi. E detesto nella maniera più radicale le vacanze spiaggiate e gli ombrelloni).
Quindi invito i miei futuri figli a rendersi conto dei sacrifici che comporterà il loro venire al mondo. E...
(E mi sento un po' Jelly con queste battutacce... :P)

Ciao a entrambi, alle mamme, ai pargoli e alla nursery! ;)
oh dae-soo  06/07/2011 13:51:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanti anni hai Stefano?

Tra quanto sarà possibile il tuo arrivo nel club?

Quello che ti dico io, Jelly e il tuo amico non ti fa fare 1 + 1 + 1?

Fidati, non se scappa.

A meno che uno non sia un padre che non merita di esser chiamato tale, uno che se ne frega.

Comunque il tuo amico vive in un rifugio anti-atomico mi sa.
jack_torrence  07/07/2011 16:56:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho 32 anni. Fra poco 33! E fra pochi mesi vado a vivere insieme alla mia ragazza - stiamo arredando casa...
Non è una questione di età quindi - quella va già più che bene direi - ma di tempi; entro qualche anno mi aggiungerò al club :-)

Ho però anche un amico - grande appassionato di cinema e padre coscienzioso e devoto di 3 splendidi pargoli - che
a) non ha mai interrotto le frequentazioni del cinema (anche se molto molto ridotte...),
b) è, insieme alla moglie, estremamente ammirevole: porta i cuccioli sulla neve, al mare, in campeggio, già di pochissimi mesi. Li abitua a una vita sportiva e la cosa grandiosa è che riescono a tenerne d'occhio 3 insieme, senza rinunciare a troppe cose.
Rappresentano, agli occhi miei e della mia ragazza, un esempio di come crescere figli, in maniera sana.
Ciao Giuseppe!

PS Ricordo che incontrasti Zampaglione dopo che si presentò al tuo blog complimentandosi per la recensione di "Shadow" (mitico!); non mi ricordo però se sei anche tu romano come me e Jelly.
oh dae-soo  07/07/2011 19:45:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho 33 anni, tra poco 34...
In bocca al lupo allora, sperando che arrivi entro 2 anni e sia femmina.

Complimenti agli amici anche se credo (e non gliene faccio certo una colpa, anzi!) che abbiano dinero e tempo per far tutto quello che fanno, oltre a un'organizzazione che non si compra certo al supermercato.

Comunque anch'io la cresco in maniera sanissima e il fatto di vivere in un agriturismo in questo mi avvantaggia. In più sono (ero...) un'istruttore di tennis, arriverà prestissimo anche quello per lei.

Jelly di roma?

Ma non veniva da qualche langa terronia al profumo di cime di rapa?

Io no, provincia di Perugia a 10 minuti dalla Toscana.

Ciao!
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  07/07/2011 19:54:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io sono pugliese di origine (anche se sono inavvertitamente nato a Perugia) ma romano di adozione ormai dal 1999.
Ma il mio spirito è fieramente terrone, così come anche il mio aspetto irsuto.
oh dae-soo  05/07/2011 16:07:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A proposito, aiutami te. Come si chiamava quel film dove c'era quell'attore, quello che per un pò smise di recitare, che interpretava un ragazzo col disturbo... mi sembra... bipolare? Se non ricordo male c'era anche quella bionda che stava col cantante dei... come si chiamava quel gruppo che cantava Yellow?
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 16:44:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Boh, una cosa tipo "Due innamorati", "Due amanti", "Due che pomiciano", una cosa così...
oh dae-soo  05/07/2011 17:03:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione! Due amanti! E si vedeva anche una zinna della bionda ora che ricordo.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 17:05:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, quello per esempio è il motivo per cui quel film rimarrà nella mia personale bacheca degli indelebili...Altro che disturbo bipolare.
oh dae-soo  05/07/2011 17:06:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come, ora mi dici che lo ricorderai per sempre?

Ma che hai un disturbo bipolare per caso?

Ah, no, quello è tutt'altra cosa.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  05/07/2011 17:10:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahah, dai, stavo continuando sulla falsariga ironica...
Comunque vabbe', hai ragione, ho sottovalutato la zinna. Ora vado a modificare il voto a 7, precisando che è la zinna che me l'ha chiesto.
jack_torrence  06/07/2011 00:33:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono assolutamente d'accordo! Grazie per aver precisato l'altro lato della medaglia (i "buoni" nel passato).
Quanto al fatto che "avremmo forse agito in quello stesso modo in quelle condizioni", altrettanto tristemente d'accordo, fuor d'ogni illusione.
E al riguardo (non ai "buoni", perché il protagonista è un essere abbastanza meschino), ti consiglio - se non l'hai già letto, ma forse sì - un libro che vale la pena anche solo di iniziare (è di 900 pagine fitte): "Le benevole" di Littell. Qualcosa che ti cambia la vita. E non dico altro.

Jelly, tu che sei un grande lettore e so che leggi anche queste righe: l'hai tu letto "Le benevole"?
Te lo consiglio senza se e senza ma.
Anche se portarlo alla fine può essere devastante.
oh dae-soo  06/07/2011 13:48:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A differeza di Jelly raccolgo questo tuo consiglio con una trepidazione incrediible. Ti dico solo che l'ho già ordinato...
Tra l'altro, ho letto recensioni incredibili.

Purtroppo il mio rapporto con la letteratura si è guastato in modo quasi irreparabile.

Come per i film al cinema, leggevo praticamente un libro a settimana (anno di grazia: 51). E' così forte la mia passione per la letteratura (fin dai 10 anni) che mi sono iscritto a lettere a 27 anni!! per pura passione, non per percorso di vita.

Poi, arriva sto caz.. de rete.

Mi vergogno come un cane a dire che per colpa di Internet ho praticamente smesso di leggere. Intendiamoci, non uso la rete per ******* alla facebook o giochini vari ma per un insieme di cose (tra cui 3 blog.... sigh) che mi tolgono tutto il tempo che dedicavo alla lettura. Ripeto, mi vergogno di questo, ma non voglio essere ipocrita. Spero che Le Benevole sia la scintilla per tornare nel magico mondo della narrativa, mondo che per anni è stato in assoluto il mio preferito, ben oltre il cinema.

Apprezzo chi come voi riesce a veder film, lavorare, stare in rete e leggere (e tener figli). Io ho dovuto rinunciare a una sola occupazione e, sinceramente, mi sento un pezzo si mer.. .
jack_torrence  07/07/2011 17:01:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
accipicchia!...A questo punto spero solo che ti piaccia...!
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  06/07/2011 15:21:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, ecco, invece per me la lettura non ha mai subito flessioni significative, continuo a leggere da un minimo di 4 ad un massimo di 10 libri al mese. Certo, prima della nascita del bimbo ero molto più vicino al massimo che al minimo mentre adesso è il contrario, ma rimango un lettore piuttosto bulimico.
Dai, butta vi ai blog e torna fra noi.
oh dae-soo  06/07/2011 23:21:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sai come mi piacerebbe Jelly...

Vediamo un pò se un mostro di 900 pagine può farmelo fare.

Ho iniziato in questo mese Il Maledetto United, Cuore di tenebra e L'ultimo quaderno di Saramago, ma non riesco a trovar la concentrazione giusta per gustarmeli come una volta. Credo che non sia solo un problema di rete, ma di stress e preoccupazioni varie.

Ora provo ad affrontare il mostro, se batto quello poi i mostriciatotli li faccio fuori in quattro e quattr'otto.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  06/07/2011 10:32:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, "Le benevole" non mi ha mai ispirato...Ho letto critiche molto aspre nei suoi confronti e mi si è passata la voglia. Però se me lo spingi con cotanto ardore mi incuriosisci. Ti saprò dire.
jack_torrence  07/07/2011 17:00:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un libro pesante, ma di grande interesse e secondo me anche di grande valore.
Ha probabilmente il difetto di essere eccessivamente prolisso e ripetitivo; a un certo punto stende, anche se quello che vuole è proprio ottenere un effetto di saturazione.
La lettura delle prime 200 pagine, soprattutto, è un'esperienza sconvolgente.
Ricordo come molto interessante la sezione ambientata nel Caucaso, prima della battaglia di Stalingrado.
oh dae-soo  07/07/2011 19:47:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Speravo che tu mi dicessi questo delle ultime 200 pagine, non delle prime. Non so perchè, ma per incoraggiare in una lettura o in una vision, sto fatto ( meglio la prima parte o la seconda) fa una tremenda differenza.

Disdico l'ordine. :)