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NOTORIOUS - L'AMANTE PERDUTA regia di Alfred Hitchcock

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ULTRAVIOLENCE78     8 / 10  03/06/2008 11:47:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro film esemplare del maestro Hitchcock sia per tensione emotiva che per tecnica.
"Notorius" si incentra sul dramma di una storia d’amore avversata da un passato che non appartiene ad Helena, ma di cui ella deve scontare il fio delle gravi colpe che pesano sul padre defunto; avversata da uno Stato che, pur di raggiungere i suoi scopi, calpesta le vite delle persone di cui si serve considerandole dei semplici strumenti utili alla causa; ma soprattutto avversata dall’incapacità dei due amanti di abbandonarsi al proprio reciproco sentimento sacrificando il dovere, la Patria. A questo fa da contraltare il dramma del personaggio negativo di Alexander, il quale ci viene mostrato disarmato di fronte alla potenza di un amore non corrisposto, e in tutto il suo essere succube di una madre dispotica (probabilmente in questo rapporto c’è già “in nuce” l’idea che sarà alla base di “Psyco”) e di un’organizzazione criminale dalla quale non c’è possibilità di fuga. Egli, nonostante le terribili azioni di cui si è macchiato, suscita alla fine la pietà dello spettatore che, nella sequenza conclusiva, lo vede completamente privo di difese e in balia dei suoi efferati colleghi.
Tutto ciò viene accompagnato da uno stile registico come al solito impeccabile e innovativo. Come non ricordare quello strepitoso controcampo obliquo dato dallo sguardo di Helena riversa sul letto; o ancora l’immagine sfuocata di Alexander Sebastian e di sua madre data dalla vista annebbiata della stessa Melena per l’effetto del veleno; ma soprattutto quell’indimenticabile inquadratura in movimento che scorre da Devlin alla sua amante, ripresi guancia a guancia in un appassionato abbraccio, soffermandosi prima sulle parole dell’uno poi su quelle dell’altra. E’ quasi superfluo, invece, rimarcare la bellezza della sequenza della chiave, diventata un vero e proprio cult del repertorio di Hitchcock.
Una curiosità: la IG Farben, cioè l’industria chimica per cui lavora nella finzione filmica il personaggio di Alexandere Sebastian, è realmente esistita, ed è tristemente nota per essersi messa al servizio del regime nazista producendo Zyklon B, ossia il gas usato nei campi di sterminio. Oggi, della IG Farben rimane quel colosso societario che opera col nome di Bayer.
roy d'arcy  03/09/2009 21:45:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono il faatico di von Stroheim. i tuoi commenti sono sempre ottimi e vedo che abbiamogli stessi gusti. La sequenza di Devlin che porta via dalla camera Melena è primissimo piano in movimento, raramente usato al cinema, con una luce splendida.
ULTRAVIOLENCE78  04/09/2009 00:33:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già.