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FROM HELL - LA VERA STORIA DI JACK LO SQUARTATORE regia di Allen Hughes, Albert Hughes

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  26/04/2005 00:23:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'inizio folgorante, espressionista, la Londra decadente di fine secolo, la minaccia che incombe sulla città i cromatismi rosso-sangue dei cieli sopra il big ben, tutto molto sinistro, la paura della folla, il contrasto netto tra le notti brave e dedite all'alcool e la nefasta dimensione della cronaca Rapidi, beffardi e impetuosi gli incontri del "mostro" con le vittime. Poi nella figura del dectetive Depp in balia dei fiumi d'oppio o l'incantesimo della memoria (didascalie flashback) ai due registi sembra interessare di più la sfera magica, la ricezione della follia e l?onnipotenza del male E' ancora una volta territorio affascinante già esplorato in parte dal Dracula di Coppola e dove i sogni profetici di Depp . tra allucinazione e onirismo - si tingono di dimensioni futuriste impensabili per l'epoca che rappresenta il film La dimensione del tempo sceglie percio' di confrontarsi con un futuro d'innovazione scenica rispetto al classicismo naivete sull'ennesima variazione di Jack The Ripper e dei suoi temuti fasti. Depp riesce ad essere convincente anche se prigioniero del suo ruolo di dandy tenebroso e nevrotico, Iam Holm è un Jack the ripper di tutto rispetto, figura luciferina che evoca fin troppo l'Hannibal Lecter di recente memoria, se non altro per la sua lucidità quotidiana Improbabile sul piano storico, corretto ma nulla più come gotico classico, From Hell non racconta a mio avviso il tema della massoneria con altrettanto efficacia pero' riesce discretamente a collimare le ragioni della follia scientifica nella società di fine secolo (la paura del "diverso" come nell'Elephant Man di Lynch - o la scoperta della lobotomia come "cura" contro presunti orrori mentali) Peccato che gli Hughes finiscano per perdere tensione fino all'identificazione del killer davvero ben poco rivelatrice rispetto alle modalità della vicenda peccato che gli ultimi venti minuti si perdano completamente nella prolissità In fondo From Hell pur nella sua freddezza formale non è affatto uno sterile esercizio di creatività visiva. Non solo non proprio