caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ETA' DELL'INNOCENZA regia di Martin Scorsese

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
wallace'89     6½ / 10  10/03/2009 21:09:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso,molto più viscerale e alla Scorsese e invece è un film non troppo diverso da quelli di Ivory,quando invece avevo letto e sentito che il regista era riuscito a imprimere la sua personale impronta anche in questo film in costume, genere effettivamente a lui distante e le premesse mi intrigavano molto.
Effettivamente del regista mantiene lo sguardo lucido e cinico,e una puntuale e dovuta critica al mondo dell'alta società del periodo rappresentato non manca, ma è tutto fagocitato al servizio sì di una regià di gran classe, sfarzosa così come gli ambienti che rappresenta, ma mai in grado di far esplodere la storia e i coinflitti in qualcosa di più coinvolgente, più violentemente passionale così come in molti altri suoi film.
Come ad esempio proprio in Taxi Driver dove era stato così geniale a far interiorizzare e accumulare tutta la tensione e le emozioni del personaggio,per farle esplodere improvvisamente,con un effetto catartico, nel finale.
Invece qui i sentimenti sono molto ovattati, e la storia e i suoi protagonisti(benchè ottimi, si parla di un cast con Daniel Day Lewis, Michelle Pfeifer e Winona Rayder) mai coinvolgenti.
Comunque non si parla di difetti,ma di scelte stilistiche, l'autore è pienamente consapevole di quello che fa, probabilmente passioni più violente in un contesto così descritto,piuttosto vuoto, sarebbero risultate improbabili e ciò potrebbe andare anche a beneficio della sua portata critica, non mancano delle belle sequenze(quella finale è piuttosto poetica), ma il tutto l'ho trovato fin troppo estetizzante,raffinato, stucchevole ma soprattutto troppo freddo,lontano e intangibile per coinvolgermi sul serio.
Sarà che ho sempre preferito le rappresentazioni dei ceti più umili...... infatti temo molto ad affrontare il cinema pluripremiato di Luchino Visconti se non fosse che certi capolavori mi sento in dovere di vederli, ma come un pò tutti allo stesso tempo temiamo anche un pò nel farlo.