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CAPE FEAR - IL PROMONTORIO DELLA PAURA regia di Martin Scorsese

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GianniArshavin     8½ / 10  20/11/2014 11:38:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ieri sera ho deciso di rivedere "Cape fear" per l'ennesima volta e devo dire che nonostante il passare degli anni questo film di Scorsese rimane,anche a dispetto del giudizio di alcuni fan, uno dei suoi migliori.
Non mi dilungherò troppo visto che tutto quello che avrei voluto dire sulla pellicola è già stato detto nella bellissima recensione presente sul sito e di cui sposo ogni singola parola.
Scorsese dunque realizza un remake coi fiocchi , diverso dal film originale sotto molteplici aspetti e ben più profondo del semplice thriller con la famigliola per bene importunata dal galeotto di turno; il regista infatti scava affondo nei personaggi dando vita ad un carnefice che ha però fortissimi connotati da vittima e ad una famiglia protagonista che dietro ad una facciata di rettitudine e irreprensibilità nasconde tensioni,incomprensioni e problemi di vario tipo.
Il regista italo-americano si concentra prettamente sui due avversari , il mefistofelico Cady (interpretato da un De Niro spaventoso che è parte integrante della riuscita del film) e l'ambiguo ,codardo e a tratti viscido Sam Bowden , lontanissimo dal Sam dell'opera originale che ha poco dell'eroe senza macchia,un uomo sicuramente non ineccepibile che sovente mostrerà il lato marcio della classe sociale a cui appartiene. Interessante anche il lavoro svolto sulle figure femminili, forse un po stereotipate ma perfettamente congeniali alla storia.
La trama , per quanto oggi leggermente prevedibile (unico vero difetto riscontrabile in "Cape fear" a mio parere) è un susseguirsi di tensione e frustrazione , con l'ex carcerato che riuscirà in qualsiasi modo a penetrare nella vita della famiglia sconvolgendone le certezze e le fondamenta (a tratti mi veniva in mente il "Teorema" di Pasolini) e mettendo alle strette l'avvocato ,spingendolo sempre più con le spalle al muro e di conseguenza verso una serie di azioni parecchio estreme e losche , quasi quanto quelle del nemico stesso.
Il finale ha deluso molti per il suo presunto buonismo , ma se si ascoltano per bene i dialoghi (pazzesco sia a livello di scrittura che registicamente il processo inscenato da De Niro) e si osservano con attenzione le sequenze conclusive , apparirà chiaro che il finale del film è tutto fuorché a lieto fine.
Per quanto riguarda la regia e il comparto tecnico Scorsese se la cava alla grande , sia visivamente che nella gestione delle scene d'azione e quelle di attesa. Buona l'ambientazione scelta ed anche le comparse fanno il loro lavoro , visto che riescono a far immergere totalmente lo spettatore nel contesto in cui si svolge la vicenda. Ottima infine la colonna sonora e bravi anche gli altri interpreti oltre ai già citati Nolte e De Niro.
Insomma "Cape fear" è per me uno dei migliori e più sottovalutati prodotti di Martin Scorsese , un thriller che analizza a fondo una società ed una famiglia di medio borghesi all'apparenza perfetta , in un crescendo di violenza (dimenticavo di evidenziare come il film sia parecchio audace sotto questo aspetto toccando di continuo i confini dell'horror) e tematiche degne dei migliori lavori del cineasta.