caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

STANLEY KUBRICK: A LIFE IN PICTURES regia di Jan Harlan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  29/01/2010 21:10:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Viene dedicato più spazio alla nascita che alla morte (pochi secondi in realtà e nemmeno alla fine: "Una settimana dopo morì") del più grande regista della Storia del Cinema, in questo bel documentario che, non andrà oltre la canonica forma di un docu-film nel presentare le fasi salienti del Kubrick uomo e artista, ma che nessuno dovrebbe esimersi dal vederlo. Per chi ha letto almeno una biografia del regista non vi troverà niente che non sapesse già, però le interviste ad estimatori come Scorsese, Pollack, Allen (che ho sempre creduto non piacesse poi tanto), Pakula e altri registi più o meno famosi, o il fido Harris, così come i video di casa Kubrick, sono davvero impagabili. Personalmente tendo a suddividere il Cinema in 3 parti. Prima di Orson Welles, tra Orson Welles e Stanley Kubrick e dopo Stanley Kubrick; sì, credo proprio che questi due sianostati i Geni assoluti del Cinema. E non sono poche le caratteristiche che li accomunano, tra tutte, direi la predisposizione alla sperimentazione cinematografica (Welles in particolare perché "non sapeva" come fare un film), e il ruolo di "autore assoluto", nel senso di controllo totale delle parti; e anche se a Welles tutto ciò è stato concesso una sola volta con "Quarto Potere", era la prima in cui nella Storia del Cinema veniva concessa tale opportunità ad un regista. Di lì fu un esempio per tutti. Dalla foto venduta alla rivista "Look" che immortalava l'emozione dell' edicolante alla morte di Roosevelt, scattata a soli 16 anni e che già dimostrava quanto il giovane Stanley sarebbe stato poi capace nella direzione degli attori, ad "Eyes Wide Shut" tutto è raccontato nell' ordine cronologico degli eventi, narrato ogni tanto da Tom Cruise che ha avuto il cu.lo ad esser stato l'ultimo attore principale diretto in un suo film. E quando si lavora con Kubrick si sa, si diventa parte integrante della sua famiglia. Consigliato a tutti.
DogDayAfternoon  15/05/2014 21:55:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In realtà non sempre si diventa parte integrante della sua famiglia, McDowell si è rammaricato non poco per il fatto che il rapporto con Kubrick non sia continuato dopo il film.
BlackNight90  30/01/2010 00:44:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giustissimo wega, K. e W. due sono tra i pochissimissimi che possono meritarsi veramente l'appellativo di Genio (con la g maiuscola proprio) cinematografico...cioè voglio dire, c'è anche chi dice che Argento è un genio, ma che ***** dai!!
Invia una mail all'autore del commento wega  30/01/2010 12:28:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehilà Rolly..beh, chi ritiene genio del Cinema un Dario Argento, nemmeno lo ascolto e parto dal presupposto che, o non capisce 'na minchia di Cinema, oppure ha visto ben poco. E sì, i Geni assoluti sono davvero pochissimi. Direi Buster Keaton, che era avanti almeno un secolo, Murnau, Ejzenstejn, Welles, Kubrick, Hitchcock e Fellini. Se non mi scappa un nome o due, gli altri sono tutti "solo" artisti.