BlackNight90 9 / 10 20/02/2010 16:41:43 » Rispondi A Scorsese piace(va) rappresentare l'oscurità: il lato oscuro dell'uomo, peccatore e alienato, e poi quello della sua città, New York. In 'Fuori orario' ci sono le stesse atmosfere notturne di Taxi driver, di nuovo un viaggio infernale tra reietti e anime perdute: stavolta entra in scena il grottesco puro delle situazioni e dei dialoghi, e ne viene fuori una commedia tragicomica e beffarda. Grottesco che sta più che altro nell'impossibilità di chiedere e ricevere aiuto, conforto, una mano da qualcuno: al protagonista (bravissimo Dunne) non rimane che farsi sballottolare qua e là dagli eventi e dal caso. La vera via di fuga, la giusta alternativa S. l'aveva già indicata in Mean streets. Altro che film minore, questo è un vero incubo su pellicola, attenti che non succeda anche a voi: del resto, serate storte possono sempre capitare no?