wega 9 / 10 09/09/2009 13:00:01 » Rispondi Dopo aver consigliato Eric Rohmer al Nostro, non potevo certo esimermi dal scoprire questo autore francese. E che bellissimo film. Essendo il primo che vedo non posso far altro che andare un po' a tentoni. Sembra un Cinema tra Bergman, depurato delle questioni et scervellamenti esistenziali, e Kieslowski, dove c' è sempre un incontro/scontro tra due (o quattro) persone, concludendosi con un nulla di fatto, interessandosi più a quello che succede ai suoi protagonisti, che non far succedere loro qualcosa. Già settantenne nel 1990, dal titolo, con questa quadrilogia delle stagioni Rohmer forse ha cercato, con una operazione ozuiana, di rinnovare il proprio cinema, o di ripercorrerlo aggiornato - riproponendone magari lo stile - come il riciclo naturale delle stagioni. E' solo una mera supposizione comunque, che non ha la minima importanza. Eccellenti le due protagoniste, una prova d' attorialità sfruttata veramente fino all' estremo, in un film in cui si parla tanto (senza però stancare), e concludendo con il nulla. La protagonista è senza dubbio Jeanne, la quale si vede tra le mani l' opportunità di cambiare un po' di cose nella propria vita, ma che, al contrario di quel che si potrebbe immaginare dal titolo, non c' è alcuna rinascita ma solo un' altra occasione lasciata andare. Morbidissima la fotografia. Un film stupendo.
Ciumi 09/09/2009 13:17:31 » Rispondi Caz.zo non è possibile, Rohmer era tra quelli che ti avevo appena consigliato (vai a vedere la risposta al tuo commento di "I racconti della luna pallida")
wega 09/09/2009 18:30:19 » Rispondi Yeah ho visto!
wega 25/12/2009 13:33:52 » Rispondi Ma se dice "d' attorialità"? Mmmh..O "prova attoriale" semplicemente..