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TORO SCATENATO regia di Martin Scorsese

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ULTRAVIOLENCE78     10 / 10  26/02/2008 16:02:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un capolovoro. Un miracolo di regia e recitazione. Scorsese e De Niro all'apice del loro sodalizio.
Pellicola distante anni luce dai classici film sulla boxe alla Rocky. Qui non c'è retorica, ma solo la cruda realtà di uno dei più brutali e nobili sport, vista con l'ottica di chi vi partecipa direttamente e attivamente. A dir poco stupefacente la capacità del regista newyorkese di rappresentare i singoli momenti di ogni match, facendo calare lo spettatore nella dimensione soggettiva del protagonista, interpretato da un'immenso De Niro.
"Toro Scatenato" non è solo un film sulla boxe e sul laido mondo ad essa correlato. Esso si incentra altresì sulla vita e sulla dimensione psicologica di un boxeur esternamente sfrontato, impavido, indomito e violento, ma interiormente fragile e insicuro. Fragilità e insicurezza che si manifestano nella tendenza di Jake La Motta a non fidarsi di nessuno e a sospettare di tutti e di tutto; ma soprattutto nell'intenso soliloquio finale davanti allo specchio, in cui egli accusa il fratello di averlo tradito perchè non lo ha protetto come doveva dai malavitosi "sciacalli" speculatori. Proprio il fratello di Jake è impersonato da un grandioso Joe Pesci, "comprimario" perfetto che nella sequenza della lite davanti al televisore dimostra un'intesa da brividi con De Niro.
Una gioia per gli occhi le sequenze sul ring, impreziosite da un bianco e nero indimenticabile.
Con questo film, la boxe assurge a drammatica metafora della vita, in cui "sopravvive" chi è più forte.

Struggente e intensissimo il monologo iniziale, con cui si apre uno dei più bei film della storia del cinema:
"Me li ricordo ancora gli applausi, me li sento ancora nelle orecchie e me li porterò dietro per tutta la vita. Ricordo una sera, mi tolsi l' accappatoio e cascò il mondo: avevo scordato i pantaloncini. Mi ricordo tutti i K.O., tutti i ganci tutti i jab, è il sistema peggiore per fare una bella cura dimagrante.
La mia non stata una vita squallida. Anch'io ho avuto... ma mi farebbe piacere sentirmi applaudire quando recito così come fate con Laurence Olivier quando recita Shakespeare: un cavallo un cavallo il mio regno per un cavallo. Sono sei mesi che non ne becco uno!
Ma io non sono Oliver, anche se mi farebbe piacere. E poi lo vorrei vedere sul quadrato a recitare: se con Sugar si misurasse chissà quante ne pigliasse.
Per cui datemi un' arena Jack il toro si scatena, perchè oltre il pugilato sono attore raffinato!
Questo è spettacolo.

THAT'S ENTERTEINEMENT.