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TAXI DRIVER regia di Martin Scorsese

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     7 / 10  02/04/2007 12:07:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un lungo taxi giallo scivola silenzioso nella notte; al suo volante c'è Travis taciturno e solitario reduce del Vietnam che macinando chilometri di asfalto osserva il mondo che lo circonda. Attraverso lo specchietto retrovisore studia le persone, è testimone di tutte le bassezze sociali e della miriade di piccole tragedie che si compiono sui marciapiedi nella notte newyorkese. E così parallelamente ad una crescente sensazione di insoddisfazione, continuamente alimentata da nuovi insuccessi personali, sale il desiderio di trovare un riscatto e la voglia di fare giustizia per conto proprio. Scorsese crea una New York cupa, selvaggia e iperdegradata, superbamente illuminata dalle luci al neon della moltitudine di locali e luoghi dove la legge non manifesta la sua presenza. La fotografia è superba così come l'escalation delirante del protagonista (De Niro da Oscar) fino all'iperviolento e sanguinario epilogo. Meno riuscita la critica sociale complice della crescente follia del protagonista (Travis è sì un reduce ma appare più una vittima di sé stesso che del sistema: la sua pochezza intellettuale e la scarsa conoscenza del mondo compromettono la possibilità di avere la donna e il lavoro dei suoi sogni), l'approfondimento degli altri personaggi (Betsy è dipinta come una perbenista conforme al sistema, ma la sua cultura è evidentemente incompatibile con la grettezza di Travis; il legame morboso e criminale tra Iris e Sport non è sufficientemente chiarito) e l'improbabile controfinale con Betsy che torna da Travis. E' invece acuta e significativa la critica all'opinione pubblica e mass mediatica pronta a trasformare un omicida in un eroe.
Marlon Brando  18/04/2007 19:19:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quelli che tu consideri ii punti deboli del film in realtà sono il perno centrale del film: le contraddizioni di Travis e di ciò che lo circonda.
Invia una mail all'autore del commento piernelweb  18/04/2007 19:54:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so. La storia tra Travis e Betsy mi è sembrata un pò inverosimile; l'emarginazione e l'escalation di follia del protagonista più dovuta ai suoi limiti che a quelli del sistema. Per questo l'attacco al mondo moderno di Scorsese è poco efficace.
Marlon Brando  18/04/2007 21:28:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è possibile definire precisamente le ragioni dell'escalation di follia di Travis ed è proprio questo che di Scorsese va elogiato: l'immedesimazione totale nel protagonista e nei suoi turbamenti.
La verosimiglianza delle azioni di Travis è riscontrabile anche nell'attualità: per esempio la recente strage in Virginia (due situazione differenti, ma con dei fattori comuni).
Invia una mail all'autore del commento piernelweb  21/04/2007 12:48:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente è una questione di feeling... non riesco a vederlo un capolavoro.
Marlon Brando  21/06/2007 11:15:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... che invece è.
ELY81  23/06/2007 23:50:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giustissimo!!!Se Sartre fosse stato un regista avrebbe sicuramente diretto questo film.