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YATTAMAN regia di Takashi Miike

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phemt     8 / 10  12/11/2009 10:42:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La strana storia di uno dei registi underground più mitizzati e di culto della storia del cinema moderno che all’improvviso con la vecchiaia viene riscoperto (e si riscopre egli stesso) un mainstreamer di razza (Yattaman e il precedente Crows Zero in Giappone hanno letteralmente sbancato i botteghini incassando più del doppio di tutti i film precedenti di Miike messi insieme) che abbandona per un attimo i tanto amati manga per andare a fare i conti con un anime, quel Yattaman (seconda e più famosa serie delle Time Bokan della Tatsunoko) che ha segnato la giovinezza di una miriade di bambini/ragazzi non solo giapponesi…

Diciamocelo chiaramente e diciamocelo subito, Yattaman è un film commerciale che a tratti può risultare anche ridicolo, kitch o trash, ma credo che questo fosse l’unico approccio possibile per rimanere fedele alla, già di suo, delirante serie televisiva…
Cartoni animati e cinema parlano due linguaggi completamente differenti e hanno finalità completamente differenti, qui si opta per mantenere il più possibile la struttura di una qualunque delle puntate della serie (la truffa iniziale, i balletti, l’apparizione improvvisa di Dokrobei, il viaggio, lo scontro a piedi, quello con i robot, quello con i robottini, il fungo atomico ecc) naturalmente dilata, con l’aggiunta di un finale definitivo che poi è praticamente quello della serie e con solo un approccio un pelo più maturo (qualche riferimento sessuale o l’infatuazione di Dronio per Yatta 1 e quello che ne consegue)…

E’ vero, è Miike che si mette al servizio della CGI e non viceversa come dovrebbe essere, ma malgrado questo la mano del regista nipponico si nota più di quanto mi sarei aspettato e Miike non si accontenta di svolgere il compitino e riempirsi le tasche di sonanti yen ma si mette in gioco e cerca di lasciare il suo segno… E in questo senso non si può non pensare ai sopraccitati riferimenti sessuali (c’è addirittura sesso tra due mech) per esempio…
Perché si, Yattaman potrà essere anche una marchetta fatta apposta per il pubblico mainstream giapponese ma è una marchetta fatta con il cuore e con il giusto rispetto verso la serie originale…
Demenziale e surreale al punto giusto, Miike riesce ad accontentare sia le famiglie sia i patiti dell’anime senza doversi per forza calare le braghe e mostra, se ancora ce ne fosse bisogno, le differenze di approccio tra il cinema nipponico e il comic movie americano… Dove lì si cerca l’iperrealismo, qui si preferisce dar spazio alla fantasia mantenendosi costantemente autoironici senza per questo dover cadere nel ridicolo…

Visivamente sontuoso, fotografato perfettamente, cast assolutamente adeguato (le due fanciulle protagoniste sono anche splendide), simpatiche le canzoni e budget addirittura enorme il tutto in un ambiente coloratissimo e assolutamente esaltante che fa rivivere alla perfezione i ricordi della serie tv nella mente dell’appassionato…

Che il prodotto sia firmato Miike lo si nota paradossalmente anche e soprattutto dai difetti (che poi son caratteristiche più che difetti) tipici del cinema Miikiano: le solite situazioni tirate un po’ troppo per le lunghe (il finale in special modo) e un ritmo non sempre costante soprattutto nella seconda parte…

Geniale il cameo dei doppiatori originali!

Visto il budget e la CGI come vera protagonista un film del genere l’avrebbe potuto fare chiunque senza scomodare un regista come Miike? Uhm a dir la verità non credo ma comunque sia è pure giusto che Miike cominci a cogliere, economicamente parlando, i frutti della sua carriera… C’è modo e modo di svendersi al mainstream, Miike lo ha fatto ma è rimasto fedele se stesso, e questo non è facile!

Non credo che possa venire incontro ai gusti dei giovani occidentali ma di certo piacerà ai nostalgici… Dategli una chance!

P.S. Certo che un film di Yattaman in cui miss Dronio non viene denudata da un’esplosione devo dire che lascia un po’ l’amaro in bocca…