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IL BOIA SCARLATTO regia di Massimo Pupillo

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Italo Disco     7 / 10  26/03/2018 00:24:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cultissimo horror di Massimo Pupillo, che cavalcando l'onda lunga del gotico e mescolandolo con alcune buone idee (il cattivo è un igienista che odia il contatto con le persone e va cercando una spiritualità fatta di purezza e di cultura del corpo) ad altre diciamo "demenziali" (il ragnone con le zampe avvelenate.....), ne fa un film naif da una parte ma allo stesso tempo curioso in qualche pensata narrativa che anticipa di 15 anni lo slasher americano; infatti a salvarsi insieme all'eroe di turno sarà la ragazza più virginale del gruppo e i primi a soccombere saranno un' attoruncolo sfacciato e una coppietta lorda, proprio rimanendo su quest'ultima l'attacco del boia scarlatto mentre i due pomiciano mi ha ricordato gli omicidi "muscolari" di Jason Voorhees vent'anni dopo. In realtà anche se non li ho visti tutti e alcuni non me li ricordo credo che certe cose erano proposte anche in altri horror del periodo, ma qui ho visto uno stile che m'è sembrato più originale, poi certo la logica va ad intermittenza con situazioni che ti catapultano in un'altra dimensione credendo di aver sbagliato il genere che stai visionando (il ragnone di sopra), i personaggi sono di stampo qualunquistico, ci sono degli sproloqui allarmanti (la "vedova" invece che la Vergine di Norimberga.....), torture congeniali più per un guardone che per un sadico assassino, un eroe che assomiglia a Teo Mammucari.....ma ci sono anche 2-3 morti sanguinose, ed è interessante la zuffa fra uno degli scagnozzi del boia e Walter Brandt sulle note di Gino Peguri, che sembra quasi un balletto e Mickey Hargitay che si esalta con cuffia rossa, mascherina e medaglione cafone al collo è impareggiabile. Alcune copie sono mancanti di parecchi minuti, altre invece lo spacciano come un film ispirato al marchese de Sade.