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L'UOMO CHE UCCISE SE' STESSO regia di Basil Dearden

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  09/11/2015 11:21:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stimato professionista, marito premuroso e padre irreprensibile, Harold Pelham, è lo stereotipo del brav'uomo, quello senza grilli per la testa completamente devoto alla famiglia e al lavoro.
Dopo essere rimasto vittima di un pauroso incidente vede la sua vita sconvolta da un misterioso sosia, un personaggio in grado di sostituirlo alla perfezione mostrando di non essere per nulla integerrimo come l'originale.
Il matrimonio, i rapporti con gli amici e anche la professione iniziano a risentire pesantemente dell'incredibile situazione, in cui il dualismo bene/male viene eletto a tema portante di questo discreto thriller para-psicologico diretto con buona mano da Basil Dearden.
Il mezzo fantastico serve come escamotage per affrontare il perbenismo ipocrita, le facciate imbellettate e gli inconfessabili segreti nascosti dietro vite solo in apparenza idilliache. Roger Moore nei panni del protagonista si rivela in buona forma, mentre Dearden aderisce ad un cinema molto british con evidente occhio di riguardo al Maestro Hitchcock. Il film funziona nonostante un ritmo non proprio indiavolato, c'è però la capacità di incuriosire e tenere in piedi fino all'epilogo il mistero. Che a dirla tutta viene esplicitato solo in parte, lasciando il resto all'interpretazione dello spettatore evitando così saggiamente inutili e rischiosi "spiegoni".