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KING OF NEW YORK regia di Abel Ferrara

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DogDayAfternoon     7 / 10  20/05/2014 19:57:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cromaticamente parlando la prima parte del film è abbastanza inconsueta per Ferrara, il bianco la fa da padrona (e pure il protagonista si chiama White) in controtendenza rispetto alla tipica fotografia cupa e malsana del regista. E la prima parte è anche quella meno riuscita del film, sicuramente più lenta ma soprattutto poco incisiva, quasi inutile direi. Una volta che il film entra nel vivo, allora ecco che riconosco il classico stampo di Ferrara: il colore nero, un senso di negatività onnipresente fino al prevedibile epilogo finale di un Walken solo contro tutti.

Ma Walken è solo e contro tutti anche a livello interpretativo, emerge facilmente in un gruppo di attori sottotono e soprattutto di personaggi dallo scarso spessore, o forse è la sua bravura a oscurare tutti gli altri. Sta di fatto che si nota solo il suo personaggio, mancano sia dei comprimari che una nemesi all'altezza: il peggiore in questo caso Laurence Fishburne, l'ho trovato veramente insopportabile.

Si poteva fare qualcosina di più.
Angel Heart  20/05/2014 20:40:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bella analiis anche se non sono d'accordo sulla questione attori, in quanto sono convinto che sia David Caruso che Laurence Fishburne (irritante quanto vuoi ok, ma ottimo) rubino spesso la scena a Walken.

Comunque un bel film davvero, ma come dici tu si poteva fare qualcosina di più. A mio avviso un soggetto del genere (alla "Scarface" se vogliamo) avrebbe meritato una durata maggiore.
In ogni caso trovo magistrale tutta la parte relativa alla "rapina", dall'inizio nel palazzo all'epilogo sotto il cavalcavia, da annali del cinema per quanto mi riguarda.
DogDayAfternoon  21/05/2014 20:11:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo che non è un problema prettamente di attori ma di attori/personaggi, quello interpretato da Fishburne l'ho trovato pessimo per come parlava, per i suoi modi di fare, troppo stereotipato per i miei gusti. Comunque sì, scene memorabili ce ne sono più di una anche se poi nel complesso non è certo un film indimenticabile.