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THE ADDICTION - VAMPIRI A NEW YORK regia di Abel Ferrara

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tylerdurden73     4 / 10  04/10/2005 09:59:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Conosco quasi tutte le opere di Ferrara (regista che stimo con qualche riserva)ma questo film non ero ancora riuscito a vederlo.La delusione è stata grande una volta raggiunto il mio intento,la pellicola ci sottopone una sorta di ragionamento prendendo spunto da una mite studentessa di filosofia che si trasforma in una vampira assetata di sangue,mettendo in luce i suoi tormenti dinnanzi al male che provoca,sino al raggiugimento dell'espiazione dei propri peccati e alla conseguente redenzione.
L'uomo è malvagio in quanto lo è la sua indole oppure sono gli eventi esterni che lo fanno diventare tale?La domanda di fondo è questa,volendo riassumere brevemente il senso del film...ebbene piu' che un horror mi è sembrato un trattato di filosofia,estremamente verboso ed in parte noioso.La mano di Ferrara è comunque quella del regista capace,gli ultimi 20 minuti infatti sono davvero molto belli,non bastano pero' ,a mio avviso,a salvare questo lavoro.Intelligente l'idea del bianco e nero,scelta soprattutto per evitare di incappare nella censura e di rendere il film troppo "splatter" viste le parecchie scene sanguinolente,brava la Taylor,attrice poco hollywoodiana(non è la tipica incarnazione della bellezza),ma sicuramente dotata di grandi capacita' interpretative.
hghgg  15/04/2015 12:21:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai così mi uccidi... :(

No scherzo però occhio che questo film "horror" non ha mai voluto esserlo. Punta sulla profondità dei temi e delle riflessioni, sulle metafore, i parallelismi e i dialoghi spesso filosofici. Quindi tutto si riduce alla domanda "la filosofia (questo tipo almeno) la sopporti o ti fa due còglioni tanti" ?

Perché nonostante il sangue scorra copioso e i vampiri abbiano qui più che mai fascino e potere d'inquietare questo in buona parte E' e non sembra, un trattato filosofico :)
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  16/04/2015 11:35:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, Ferrara a me o disturba un sacco o piace da morire. Non ho mezze misure con lui. Premessa doverosa perchè davvero ha la capacità di farmi pena o di entusiasmarmi, pochi registi riescono come lui in questo.
Intraprendere ora un discorso approfondito mi viene ostico, in quanto è passato troppo tempo da quando lo vidi e non potrei intavolare tematiche sufficientemente sensate. Però due cose sono certe: la filosofia qui esposta non mi ha convinto, allo stesso tempo mi sono ripromesso di rivederlo, forse ero semplicemente in serata no. Capita. Nel caso ti farò sapere ;)