Enzo001 7½ / 10 06/03/2010 01:12:26 » Rispondi Splendida commedia degli equivoci, per una volta (eh già). Un po' dei deliri (ir)reali d'Almodòvar et similia, qualche riferimento alle tematiche classiche dell'esistenzialismo, un pizzico di Schopenhauer e un'interessante riflessione sul ruolo dell'intellettuale. Amaro senza essere disfattista, disfattista non senza un pizzico d'ironia. E quando sembra che la retorica stia per venir fuori, ecco che si spengono le luci; e si ride, ancora. Di gran classe la citazione al capolavoro di Friedrich, una delle più alte rappresentazioni del sublime romantico.