logical 3 / 10 27/05/2009 02:01:11 » Rispondi Non è Fascisti su Marte ma quasi, non è uno sceneggiato per la Rai ma sembra, non è il Mulino Bianco delle camicie nere ma sarebbe meglio se lo fosse. Noioso e bolso come lo sguardo bovino della Mezzogiorno, è un film che non si alza di un metro dal cliché teatrale. A volte sembra anche un penoso Ronconi, certo peggio di Pupi Avati o di Fellini e le sue donne-caricatura. Il dolore per la banalità non è solo visivo ma anche sonoro; fastidioso come una televisione accesa al massimo da un vicino nostalgico che si è comprato in edicola la serie di cassette sulla vita del Duce, appiattisce una storia interessante e forse anche dolorosa per qualcuno, in una fesseria farcita di salse e marcette. Nella noia assediante, Fillippo Timi, con o senza baffi, continua a sembrarmi il clone di Corrado Guzzanti. Non c'è aria, non c'è respiro, si annega nelle lacrime da telefoni bianchi di Ida. Solo un'unica distrazione: il vero discorso del Duce sul Mediterraneo e le campane a martello e io sarò alla vostra testa, ecc. Se la metafora non parte e si ingolfa di macchiette, la storia - vera - vince e stravince, quella sì.
forzalube 27/05/2009 17:07:45 » Rispondi Perché cos'hai contro Corrado Guzzanti ed i suoi memorabili "Fascisti su Marte"?
logical 27/05/2009 22:46:30 » Rispondi Proprio niente infatti, magari ci fosse stato uno straccio di ironia in quel polpettone...