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VINCERE regia di Marco Bellocchio

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ferro84     5 / 10  29/05/2009 02:26:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dissi tempo fa sul forum che proporre un film simile dopo il flop sia economico che di critica di Sanguepazzo era una scelta scellerata tipica di una certa elitè di autori italiani a cui, spiace dirlo si è aggiunto anche Bellocchio.

A parte che già la storia è debole e il periodo storico cinematograficamente abusato ma sopratutto, come spesso, troppo spesso accade, sembra che i registi italiani misurino il proprio successo dal numero di articoli che i giornali gli dedicano a scapito dei film e del loro pubblico.

Come dissi a suo tempo, questo è un film di cui non frega niente a nessuno e i fatti mi hanno dato ragione (snobbato a Cannes e snobbato dal pubblico ) Vincere è un film che ha errori immensi talmente grandi da dubitare che Bellocchio sia il grande regista tanto decantato.
Personalmente non conosco bene il suo cinema per cui mi avvicino senza pregiudizio.

L'inizio del film è assolutamente travolgente, sensuale, forte e di grande stile con una splendida fotografia, splendide scenografie e luci.
Dal ritmo incalzante con una bella rappresentazione di Mussolini.
Poi lentamente cade, a Bellocchio in realtà non frega molto del dramma della Dalser, la descrive come una pazza fanatica tanto che a metà film mi sono convinto che in fin dei conti in manicomio ci stava bene.

A Bellocchio interessa la fascinazione del potere e come questa sia talmente forte da portare alla follia.
Teoria interessante ma va dimostrata, argomentata, non banalizzata e spiattellata così all'improvviso senza un minimo di logica perchè altrimenti si comincia a pensare che la Delser sia una pazza e nel momento in cui ti convinci di questo tutto ciò che accade non ti interessa più nulla e finisce anche qualsiasi coinvolgimento emotivo.

Mettere poi Filippo TImi a rappresentare non solo Mussolini ma anche Benito ALbino da grande mi ha fatto venire i brividi.............forse erano finiti i soldi per ingaggiare un nuovo attore???

Il tentativo di mescolare immagini di archivio con la fiction è apprezzabile come idea ma dalla resa a dir poco deludente, oltretutto si sta facendo un film sulla Desler e non sul Fascismo ma evidentemente questo Bellocchio non l’aveva capito…..
130 minuti poi sono veramente tanti, considerando il fatto che difficilmente si riesce a simpatizzare verso una donna che per uno stupido principio si lascia internare in un manicomio (a meno che, ripeto, non si accetti il fatto che sia completamente pazza).

Inoltre permangono i misteri, non si comprendono i motivi per cui il Duce l'abbandona, ci sono eccessivi salti temporali che rendono incomprensibile l'evoluzione del personaggio.
Sono convinto che se non ci fosse stata una superlativa Giovanna Mezzogiorno il film sarebbe completamente crollato.

Inoltre l'eccessivo manierismo diventa insopportabile nella seconda parte e in alcuni momenti la sceneggiatura è talmente labile e semplicistica da ricordare una fiction.

Non tutto è da buttare ovviamente, la prima ora è vero cinema che ho gustato anche con entusiasmo ma la delusione è stata forte vedendo il resto.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/06/2009 18:58:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sembra eccessiva la critica... fra l'altro anche "sangue pazzo" è un film che andrebbe rivalutato
ferro84  07/06/2009 17:55:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io trovo che questo film rappresenti il vizio italico di forzare le storie pur di proporre le proprie tesi politiche.