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IO E ANNIE regia di Woody Allen

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ULTRAVIOLENCE78     8 / 10  15/01/2008 10:38:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io ed Annie, ovvero due visioni del mondo, due approcci all'esistenza tanto diversi ma anche tanto simili.
Con questo film, Allen mette in scena la vita di una (classica o singolare?) coppia newyorkese, percorrendone le varie fasi: nascita, evoluzione, crisi, fine. Attorno al nucleo coppia orbita una serie di personaggi pittoreschi, come l'amico vanesio e donnaiolo perfettamente integrato nell'estabilishment hollywoodiano, o la ragazza votata a un fanatismo insulso e ridicolo o ancora lo spocchioso e saccente professorino universitario (davvero odioso) intento ad una vuota e inutile analisi dei film di Fellini. Insomma ce ne è per tutti in questa pellicola in cui Allen, raccontando le nevrosi e gli aspetti irrazionali della vita di coppia, descrive la crisi e la frammentazione di tutta una società "civile" da cui lui, ovviamente, si sente del tutto alieno.

Tra i vari dialoghi e monologhi, come sempre arguti e salaci, quello che più sento vicino a me è il seguente:
« Frattanto si era fatto tardi e tutt'e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello, rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba – stupenda – e, sì, era un piacere… solo averla conosciuta… e allora io… ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui c'è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: "Dottore, mio fratello è pazzo. Crede d'essere una gallina." E allora il dottore gli dice: "Ma perché non lo rinchiude in manicomio?" E quel tale gli risponde: "Già! Ma poi dopo, l'ovetto fresco, a me, chi me lo fa?" Insomma, mi pare ch'è proprio così, grosso modo, che la penso io, riguardo ai rapporti umani. Mi spiego, sono del tutto irrazionali e pazzeschi e assurdi e… ma… mi sa tanto che li sopportiamo perché, hm… tutti quanti… più o meno ne abbiamo bisogno, dell'ovetto fresco. »
Lo dico sempre: siamo soggetti destinati a confliggere, ma siccome l'uomo non può fare a meno dell'uomo, non resta che sopportarci a vicenda.
In breve, pessimismo con una luce nel mezzo.