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IO E ANNIE regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9½ / 10  05/07/2008 09:47:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita! “

Vincitore del premio oscar come miglior film nel 1978 (battendo Incontri ravvicinati del terzo tipo, Giulia e Guerre Stellari), Io e Annie è una commedia agro-dolce piena di spunti interessanti e assai profonda nelle tematiche trattate.
Il personaggio del comico Alvy Singer è fantastico e interpretato benissimo da Allen che sa costruirsi i propri personaggi su misura. Nevrosi, paranoie e comicità che nasconde un senso incredibile di solitudine e disagio. Lo spauracchio della Morte da esorcizzare e comprendere così come la propria interiorità praticamente. Così articolata, complessa che non riusciamo a comprenderla sebbene “15 anni di psicoanalisi”.
Finale nostalgico e amaro che ti rimane dentro accompagnato da un forte senso di solitudine che elimina il sorriso che mai ti abbandona per tutta la durata di questa splendida opera.
Sceneggiato magnificamente, non a caso vinse l'oscar, è zeppo di battute di grande intelligenza. In alcuni frangenti fa ridere ma ciò che è importante è che faccia sorridere. Spesso un sorriso amaro ma comunque compiaciuto visto l'intelligenza delle battute.
La regia è ottima, manco a dirlo, e anche il montaggio e la gestione della scena è fantastica. I momenti in cui Allen si rivolge alla telecamera sono fantastici.
Fantastica l'abitazione d'infanzia sotto le montagne russe.

"Amore e' un termine troppo debole. Ecco, io ti straamo, ti adamo, ti abramo"