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IO E ANNIE regia di Woody Allen

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Gabo Viola     1 / 10  17/03/2010 14:00:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci metto volentieri lui nella accademia dei sopravvalutati. Partiamo dalla recitazione: monologhi tentennanti, balbuziati, incerti, ripetuti alla nausea lungo tutto il corso di manhattan ed io e annie (le sue pellicole più famose e sovra-stimate). "Ma lui vuole mettere in atto la psicosi borghese nella civiltà americana e bla bla bla bla"...e chi se ne fòtte? Certo è bravissimo in questo, ma lo sono anche i ballerini di Maria De Filippi mentre lievitano in spaccate aeree su qualche pezzo truzzo appena sbarcato, questo li rende grandi artisti ? E bravo in quello che fa, così come i neturbini sono bravi a smistare rifiuti, sono per questo degli artista? Lo spessore filmico di Allen è pari a 0, l'uso tecnico della macchina da presa è piatto, il ritmo è inficiato dal verbale onnipresente, la sceneggiatura è un giro sopra se stessa che ripropone la solita gag, modello "variazione sul tempa". Recitazione: nulla. Prendiamo un terzo di Keaton (fatto male), un terzo di Chaplin (fatto male) e mescoliamo tutto con la logorrea verbale (fatta male) di Groucho Marx: ecco qui, il prodigio della comicità moderna: woody allen. Ahh già ci sono anche degli spaccati e delle inquadrature tristi...ohh ohh se sono tristi, che atmosfera: prendere Gerswin e fare panoramiche casuali non ti rende un poeta, caro il mio cialtrone. Filmetti, ecco cosa sono. 1.34 h di reiterate e consunte gag che ripercorrono lo stesso schema madre. "Ehh..cioè...io...ma no non dire questo...renoir certo nel suo capolavoro, è così virale...ohh dioo...ma per carità...": genio.

"ahhah che buffo che è quel tipo, ahahhaha. Mi ha fatto proprio venire voglia di un bel big mac".

Pensiamo al citazionismo di Allen: esce dal cinema dopo aver visto Dovzenko, va alle mostre, parla di classici letterari, omaggia Fellini e Bergmann, il tutto è una mera sequela di cianfrusaglie riempitive. Le sue dissertazioni sono di una vuotezza ignobile, non certo quella nobile vuotezza beniana o pasoliniana in "teorema", stanno solo a rappresentare un intrattenitore, un buffone che intrattiene i contadini dopo che per 12 h hanno arato i campi.

Il film nel suo complesso mi è piaciuto.
Assenzio75  17/03/2010 14:06:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
..capisco la tua incazzatura verso Allen et similia..
può essere condivisa ed io, in parte, la condivido..
ma questo non significa che per la tua rabbia verso quello che definisci un vuoto cialtrone tu sia giustificato da dare a questo film un voto pari ad 1..
secondo me i voti così bassi (come forse pure i 10..) dovrebbero abolirli.....
cmq sia non condivido chi da questo voto per pura..rabbia..appunto..
Gabo Viola  17/03/2010 14:12:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film nel complesso è di una banalità disarmante, parlo di tecnica cinematografica/recitazone/sceneggiatura. Il mio voto 1 si giustifica in questo modo. Allen, inoltre, mi fa ridere come i trafiletti di "Gente" o "Oggi", penso che sia tra i 10 più sopravvalutai registi di sempre.
anthony  17/03/2010 14:36:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si ma il tuo voto stride totalmente col commento stesso che hai dato..

Perchè alla fine hai comunque detto che il film in questione complessivamente ti è piaciuto.

E se un film "complessivamente mi è piaciuto", io non gli do un 1/10!!


Gabo Viola  17/03/2010 15:00:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Definizione De Mauro:

Ironia: 1 dare alle parole il significato opposto a quello letterale, con intento critico
anthony  17/03/2010 15:02:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spiegati meglio, io sono un po' boro..e non capisco i paroloni!