Niko.g 7 / 10 18/05/2016 14:13:30 » Rispondi Nonostante la maturità umoristica di Woody Allen, si tratta di una delle sue commedie più sopravvalutate. A tratti difficoltoso da seguire per la logorrea del suo protagonista e l'elevato tasso ansiogeno, "Io e Annie" rappresenta un'importante novità dal punto di vista estetico-narrativo, con alcune trovate visive che coinvolgono lo spettatore. Il film ruota sull'incapacità del protagonista di trarre felicità dall'esistenza ed è governato da una visione nichilista dei rapporti di coppia, secondo la quale solamente l'istinto e la passione sessuale può dare alla vita un po' di senso, con la completa negazione del sentimento romanticamente inteso, di un "amore vero" che possa esistere e durare per sempre. Questo limite intellettuale viene tuttavia compensato dall'apprezzabile scelta di Allen di non suggerire un illusorio disinteresse per le domande esistenziali e il fatto che il suo personaggio si ritrovi costantemente a fare i conti con il significato dell'esistenza, ne svela un'inconsapevole e fondata ricerca di senso religioso, drammaticamente inappagato.