caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PROVACI ANCORA SAM regia di Herbert Ross

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
hghgg     7½ / 10  05/10/2016 20:27:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film fondamentale nella filmografia di Allen questo "Play it again, Sam" (evviva al solito pasticcio dei traduttori italiani). Questa volta infatti non troviamo Woody Allen nelle vesti di regista ma soltanto nelle vesti di sceneggiatore (oltre che attore); il film è tratto da una commedia teatrale di Allen che scrive quindi anche la sceneggiatura per il cinema, ma affida la regia a Herbert Ross (quello di "Footlose" e "Steel Magnolias" ma anche qualche perla sparsa qua e la).

Ed è nelle vesti di solo autore che Allen ottiene uno dei risultati più brillanti della prima parte della sua carriera, scrivendo una sorta di gustosa anticipazione di quello che sarà il suo cinema a partire da "Annie Hall", quello della commedia malinconica, raffinata e sofisticata, di cui "Play it again, Sam" è un acerbo, e comunque valido, predecessore.

In questo film si trovano tutti i semi di ciò che diverrà Allen qualche anno dopo, dallo stile nella scrittura delle battute e dei dialoghi, nell'uso della tagliente ironia nevrotica, nel personaggio stesso di Allen, vero e proprio modello per tutti quelli a seguire, o quasi. Molta meno comicità slapstick e fisica come in altri suoi film coevi ("Il dittatore dello stato libero di Bananas" comunque un gioiello o "Sleeper") e invece grande presenza di dialoghi spassosi e ironici e quella vena malinconica che si espanderà successivamente in Allen (fino a toccare il drammatico puro, qualche volta, comico 'na pera).

E poi Diane. Diane Keaton, compagna di set e di vita per anni, spalla e partner ideale, prima donna delle prime donne di Allen e mi perdoni Mia. Non c'è nessun'altra, nel cinema di Allen, che regga il confronto con Diane Keaton che con lui ha trovato il suo territorio ideale, pur essendo attrice versatile e abile anche nel drammatico (il Padrino la dice lunga, certo, ma saprà dimostrarlo anche con lo stesso Allen in fondo). L'una completa l'altro, l'uno completa l'altra, simbiosi perfetta e naturale fin dal primo contatto, che per l'appunto è questo film, il primo con l'accoppiata Allen-Keaton che tante grandi cose farà per tutti gli anni '70.

L'idea più bella di Allen per questo film è ovviamente la sua personalissima rivisitazione, o omaggio se preferite, a "Casablanca", con l'impossibile storia d'amore e con la figura di Bogart che accompagna costantemente l'immaginazione del protagonista. Le interazioni e gli scambi di battute tra Allen e "Bogart" sono tra i momenti più riusciti del film. Il finale stesso è una splendida ripresa alleniana del celeberrimo film con Bogart e la Bergman.

La collaborazione autore-regista tra Allen e Ross da buoni frutti anche se ovviamente è predominante Allen in tutto e per tutto, con una scrittura ancora un poco acerba ma che lascia presagire ciò che di grande farà, anche alla regia, pochi anni dopo. Bel film.