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A QUALCUNO PIACE CALDO regia di Billy Wilder

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Dom Cobb     4 / 10  03/01/2019 00:19:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Due musicisti, divenuti loro malgrado testimoni di un crimine di mafia, sono costretti a nascondersi in un'orchestra femminile pur di lasciare la città; questo vuol dire che devono travestirsi da donne. La cosa creerà non pochi disagi...
Finora, visionando i tasselli della sua filmografia, non mi è mai venuto da pensare a Billy Wilder come a un re della commedia: sebbene tutti i suoi film contengano in un modo o in un altro elementi di umorismo, nero o altro, essi rimangono infatti confinati in generi ben precisi. Giusto "Quando la moglie va in vacanza" si sbilanciava sul genere comico vero e proprio, mettendo in scena con garbata satira la crisi di mezz'età del tipico borghese medio sposato; ma sebbene svolgesse bene il proprio compito di far ridere, neanche quello è bastato a farmi cambiare idea. Di certo non ci riuscirà neanche questo.
Quel che viene dichiarato da molti come il fiore all'occhiello della carriera di Wilder e il suo indiscutibile capolavoro, per me è forse, dopo "Sunset Boulevard", il simbolo del regista al suo peggio. Non per mancanze tecniche, visto che il film è girato con consumata professionalità; né per le interpretazioni, poiché tutti gli attori coinvolti fanno un buon lavoro, e sia Lemmon che Curtis si confermano entrambi dei simpatici protagonisti.
Il problema del film è uno solo, ma si rivela grosso come una casa, ed è che non fa ridere. L'intera impalcatura narrativa si regge su una sola idea di fondo, quella degli uomini costretti a vestirsi da donne: molti troveranno il solo concetto da sganasciarsi dalle risate, ma personalmente non sono mai stato un fan di certe premesse, non mi fanno né caldo né freddo. E qualsiasi scandalo possa aver fatto una storia simile all'epoca ormai è acqua passata, dato che ogni tipo di situazioni del genere sono il pane e burro di gran parte delle commedie odierne.
Non basta il talento degli attori o la bellezza della Monroe a spezzare la monotonia della storia, che dopo un inizio atipico precipita nella noia più assoluta. Solo una battuta di dialogo in tutto il film è riuscita a farmi strappare una risata,


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e una sequenza concedo che mi ha fatto sorridere dopo un po',


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ma a parte questo non c'è neanche un sussulto, neanche una situazione, neanche una battuta degna di nota; ogni cosa precipita nel dimenticatoio, tanto che il finale, quando arriva, lo fa nell'indifferenza generale.
Molti storceranno il naso nel vedere il voto basso che ho dato, e dico subito che, per quanto non abbia gradito, questo non è di gran lunga il peggior film che ho visto; però è sicuramente uno dei più deludenti, uno di quelli che più ha disatteso le alte aspettative, visto che pensavo di trovarmi di fronte a un capolavoro di risate assicurate dall'inizio alla fine. E se una commedia non riesce a farmi ridere praticamente mai in due ore di durata, allora è grave; né ritengo si tratti solo di gusti personali, visto che oggettivamente non ho notato gag capaci di causare più di un sorriso abbozzato e la maggior parte delle recensioni professionali che leggo si concentrano unicamente su Marilyn Monroe anziché parlare del film in generale.
Il pubblico odierno potrà continuare a venerare questo film come un capolavoro di commedia americana, qualunque siano i motivi; per quanto mi riguarda, io non sono assolutamente uno di quelli a cui piace caldo.