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IL GRANDE SONNO regia di Howard Hawks

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david briar     7½ / 10  24/08/2017 14:54:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film a cui sono particolarmente affezionato, avendolo presentato in un cineforum. Tuttavia, ritengo che sia un classico della storia del cinema ma non un capolavoro del genere, titolo che andrebbe dato a ben altri film , fra cui "L'infernale Quinlan" e "Ascensore per il patibolo".
"Il grande sonno" è un film che sfrutta appieno la sua matrice letteraria adattandola al contesto cinematografico e agli attori, per cui per esempio battute che nel libro riguardano l'altezza del protagonista vengono ribaltate giocando sulla bassa statura di Bogart. La coppia Bogart-Bacall funziona benissimo, tant'è che i produttori spinsero per girare ancora più dialoghi fra i due.
E' una lezione di cinema classico: Hawks applica il decoupage classico alla lettera, con un montaggio invisibile. I campi e controcampi sono fra i più eleganti della storia del cinema(il che, con una tecnica così inflazionata, non è certo semplice).
Evidente il tema centrale dell'intera filmografia di Hawks: il rapporto uomo-donna e la loro complementarietà. In questo caso lei assume un ruolo leggermente più passivo.
Probabilmente senza aver letto il libro la trama è incomprensibile, ma il segreto del film sta nel fascino degli attori e della storia in generale, ben supportata dalla regia di Hawks.
Bellour lo analizza in maniera piuttosto soddisfacente in un famoso saggio (nel mondo accademico) chiamato "L'evidenza e il codice": partendo da una sola sequenza in macchina, piuttosto semplice, Bellour riesce a trovare gli elementi fondamentali su cui è basato il film, le sue strutture intime. Questi elementi trovano una conferma rivedendo il film più attentamente, e sono sicuramente affascinanti, ma non credo che "Il grande sonno" sia un prodotto così elaborato e studiato, anche se sicuramente intrigante(ma non particolarmente emozionante). E' un film molto archetipico, e sopravvive al giorno d'oggi soprattutto per questo fascino. Credo che ci siano noir veramente moderni anche in quegli anni che visti adesso mostrano un valore decisamente superiore.
Ma questo non dipende dal film , che dopotutto non poteva saperlo quando è stato realizzato , e ricopre alla grande il suo ruolo: un classicone affascinante del genere, sicuramente memorabile, uno di quei meravigliosi anacronismi capaci di essere sempre godibili se visti con lo spirito giusto, o divertenti se ripresi in altri film. Per quel che riguarda "Il grande sonno", consiglio "Il lungo addio" di Altman e "Il grande Lebowski" dei Coen. Per chi si vuole divertire guardando film collegati, in questo caso ritengo sia particolarmente divertente notare come certi elementi vengono rielaborati in chiave moderna..