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VICTOR VICTORIA regia di Blake Edwards

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hghgg     8½ / 10  21/05/2014 11:25:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da un'idea di partenza geniale ("Una donna che finge di essere un uomo che finge di essere una donna") viene fuori una commedia meravigliosa; nelle tematiche è una sorta di inno, ironico e raffinato, al travestitismo, all'ambiguità, all'androginia, al glamour e al decadentismo che tanto avevano dato negli anni '70 (si pensi in ambito musicale ai vari Bolan, Bowie, Eno, Roxy Music, Elton John, Tim Curry...), con un divertito occhiolino al mondo omosessuale. E questo nonostante il film sia ambientato nella Parigi degli anni '30, ambientazione geniale ed estremamente azzeccata. Nello stile è invece un grande omaggio alla commedia sofisticata e raffinata degli anni '50 e '60, un'epoca cinematografica di cui ovviamente lo stesso Edwards ha fatto parte. Se infatti dalle tematiche trattate vediamo un film spigliato e moderno e possiamo riconoscerlo come un lavoro del 1982, stilisticamente potrebbe benissimo essere uscito vent'anni prima senza alcun problema; e qui tutto è affidato alla splendida regia di Blake Edwards che dirige il tutto con il suo stile unico, ironico, leggero ed estremamente raffinato, assolutamente un regista "d'alti tempi". Edwards regala sequenze memorabili, inquadrature eccezionali e gestisce splendidamente le varie sequenze comiche con una classe ed un equilibrio perfetti. La sintesi di tutto ciò sta nelle splendide sequenze in cui King e Squash si introducono nella camera di Victoria e Toddy: soluzioni registiche strepitose e tempi comici perfettamente centrati.

Se la regia di Edwards è ad altissimi livelli, la sceneggiatura non è da meno: brillante, piena di dialoghi divertenti e riusciti, perfetta nel trattare i temi del film con un garbo e una classe tipica delle commedie dei decenni passati senza però tralasciare doppi sensi, giochi di parole, ammiccamenti ed equivoci di ogni genere, tutti risultanti sempre molto gradevoli quando non estremamente divertenti. Non ha un ritmo particolarmente sostenuto ma non annoia mai, si prende qualche pausa quando c'è da cantare e poi torna a dispensare buona scrittura, dialoghi e gag di ottimo livello, mettendoci pure qualche bella s*****ttata, anche quelle poi sono gestite benissimo e la mega-rissa verso la parte finale del film è esilarante, con la Andrews che rifila destri nemmeno fosse Bud Spencer.

Sceneggiatura perfettamente riuscita che regala un film eccellente dall'inizio alla fine e tanti momenti divertenti.

Strizzata d'occhio anche al musical con alcuni momenti cantati diretti divinamente da Edwards e talmente ben scritti e incastrati nel film che non appesantiscono mai il ritmo. Anzi, il debutto in scena di "Victor" è una delle sequenze più belle del film con una Julie Andrews mostruosa con un carisma e un'energia pazzesca e diamine se canta bene, e con pezzi validi e azzeccati. Bello bello.
Molto divertenti le gag in cui rompe bicchieri con gli acuti (i "Mi naturali"), da morir dal ridere quando su un acuto alla fine di un'esibizione, oltre a spaccar bicchieri stappa anche una bottiglia di champagne.
La scena finale invece, che vede protagonista Robert Preston, è forse la più divertente in assoluto del film e a me sa tanto di improvvisazione pura con divertimento generale sia per noi che per il cast e lo staff. Il panico comico.

I personaggi di Victoria (e del conte Victor) e di Toddy sono tra i più memorabili nella storia della commedia, sfaccettati, ironici, sfacciati, estremamente divertenti e molto ben caratterizzati, resi estremamente credibili anche dalle superbe prove degli attori. Ma tutti i personaggi sono memorabili: come dimenticare il mitico Squash e il suo sofferto "coming out", uno dei personaggi più divertenti: o ancora il mitico e sfigatissimo cameriere o la Norma Cassady della Warren, superba ochetta esilarante. E' un bel personaggio anche King.

Gli attori, splendidamente diretti da Edwards, sono in gran forma. Ovvia l'alchimia e l'intesa perfetta tra Edwards e la protagonista e sua compagna di vita Julie Andrews che qui offre l'interpretazione della vita, per me in "Victor Victoria" la Andrews è al meglio come attrice. Carisma immenso, gran talento, divertente, spigliata, credibile, è praticamente perfetta nei panni della donna che si finge un uomo che si finge una donna. Un'interpretazione superba quella di Julie Andrews, come attrice oltre che come cantante, per altro ancora meravigliosamente affascinante nonostante non fosse più "di primo pelo" (andava già per i 50), ma cavolo, non lo dimostra per nulla, grinta e voce da vendere. Da applausi.

Bravissimo anche Robert Preston che dipinge un personaggi auto-ironico ed estremamente divertente, senza mai andar sopra le righe, mantiene la sua interpretazione impeccabile fino alla fine, e poi nel finale ci regala il momento "TOP" del film. Indimenticabile anche Lesley Ann Warren e buona anche la prova di James Garner, bravissimo Alex Karras. In un ruolo secondario (Lasser) c'è anche John Rhys-Davies si lui, il "Gimli" del Signore degli Anelli...

In conclusione ci troviamo di fronte ad un'idea geniale da cui è nata una commedia eccezionale , che sfiora il capolavoro. Uno dei migliori film di Blake Edwards, il suo ultimo grandissimo film e con la migliore interpretazione di una Julie Andrews divina anzi no, divino, anzi no, divina...
bm_91  21/05/2014 11:56:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottima recensione, sottoscrivo tutto. Trovo sia davvero il capolavoro di Blake Edwards...molto più di "Colazione Da Tiffany".
ferzbox  21/05/2014 12:35:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fa parte dei miei film da vedere...ottimo commento,compilmeti davvero ;-)
Dick  26/07/2014 23:57:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"c'è anche John Rhys-Davies"

Vero!

"si lui, il "Gimli" del Signore degli Anelli..."

E ancor prima Sallah di Indiana Jones! XD
hghgg  21/05/2014 12:49:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie ragazzi :) Guarda bm io questo e "Colazione da Tiffany" li metto alla pari. Tiffany ha qualche difetto di sceneggiatura che questo non ha ma in compenso è uno dei modelli perfetti per una buona commedia romantica e con quella Hepburn lì c'è poco che tenga, ma io sono molto di parte. di Edwards è bellissimo anche "Hollywood Party".