amterme63 7½ / 10 03/05/2007 19:36:40 » Rispondi Carino e divertente, grazie soprattutto alla splendida interpretazione di Peter Sellers. Le situazioni comiche nascono dal grande desiderio di uno “straniero” (un indiano) di omaggiare e seguire alla lettera gli usi e costumi dell’alta borghesia americana degli anni Sessanta. Nel suo essere ligio in maniera esagerata a certe norme, finisce per rivelare quanto siano grottesche e assurde. Fa vedere anche come certa gente tenda a emarginare chi non appartiene al proprio ceto. Se poi ci si mette la sua imbranataggine e tanti piccoli incidenti casuali, il gioco comico è fatto. Manca però a mio parere di ritmo, mordente e incisività (si poteva essere più irriverenti) con l’unica eccezione del finale, la parte più bella del film. Con un incalzare frenetico, la festa compassata e da alta società diventa una specie di baccanale, dove finalmente ci si libera di tutti i comportamenti falsi e ipocriti e ci si lascia andare alla gioia di vivere e di esprimersi liberamente. E’ questo quello conta: essere spontanei, allegri e trasgressivi (come andava di moda tanto anche nei giovani ‘bene’ degli anni Sessanta).