Tony Ciccione90 9½ / 10 15/10/2008 14:39:16 » Rispondi Alla fine del cinema muto si riempirono le osterie di vecchi attori poco fonogenici e dalle tante malinconie, che guardavano il cielo lunatici come dovesse cadere giù, ripensando a quel silenzio magico, quel silenzio che non c'era più, e ai rumori del mondo, antipatici, dispettosi alzavano il bicchiere, e i più romantici svillaneggiavano mostrando il sedere...
Alla fine del cinema muto sulle panchine dei grandi viali, quei vecchi attori bestemmiavano al troppo sole che ha il potere di bruciare le ali, e si perdevano in discorsi accademici sulla storia e il suo occhio di lince, per capire se è vero che chi perde ha torto e che ha sempre ragione chi vince, poi a sera rivestiti da maschere, si accontentavano di illuminare il buio delle sale che non riuscivano a dimenticare...
Vedendo questo film ho pensato a questa canzone di Lolli. Vedere questi attori un tempo grandi, un tempo dèi divenire vuote e tristi statue di cera (vedi la partita a carte fra i grandi del cinema muto) mi ha sconfortato. Ciò che mi ha commosso particolarmente è stato il personaggio di Norma Desmond, che ancora si crede grande e famosa, grazie anche all'aiuto di Max (il mitico Eric Von Stroheim), ex regista ed ex talent scout. Che poesia. Da vedere, rivedere e adorare.
Compagneros 08/10/2009 16:22:37 » Rispondi Hehe, pure te hai citato la canzone di Lolli, anche io. Sembra stata scritta dopo aver visto questo grandissimo film.