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VIALE DEL TRAMONTO regia di Billy Wilder

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barbuti75     10 / 10  31/08/2010 17:45:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Mr. De Mille, sono pronta per il primo piano". Con questa celebre battuta si chiude uno dei 10 film più belli della storia del cinema. Sparo alto, lo so, ma dopo l'ennesima visione di questo capolavoro, non posso che confermare quanto scritto in precedenza.
Non voglio annoiare nessuno spiegando la trama di questo film, ma vorrei analizzarne soltanto gli aspetti principali.
Questo film non è un noir, non è un drammatico, non è un film "romantico" (questo grida AITA AITA!), ma semplicemente la più lucida e cinica rappresentazione dello star system hollywoodiano. Wlder fu duramente criticato da molti dei suoi colleghi e possiamo leggerlo in molte delle sue biografie, visto che stava gettando fango (per non usare altre parole di ben più aulica natura) sul suo mondo, su quella Hollywood che lui aveva contribuito a far diventare grande.
La protagonista del film è un'attrice (o meglio il suo fantasma) relegata nella sua villa di campagna in uno stato di lucida follia, attorniata da un cameriere ex amante e dalle sue pellicole. Lo sceneggiatore (Holden) rappresenta per lei una via di fuga da quel mondo che con l'avvento del sonoro la aveva relegata allo stadio di dinosauro a soli 50 anni.
La Desmond, magistralmente e autobiograficamente interpretata dalla Swanson, coinvolge Holden allo stesso modo in cui coinvolge noi che stiamo osservando questo lungo flashback che passa davnti ai suoi occhi, e ci convince di tutto quello in cui lei crede...il cinema, quello vero è morto tanto tempo fa e quando il giovane Holden riconosce in lei la grande Norma, diva del muto, lei risponde con gelida lucidità "Io sono sempre grande, è il cinema che è diventato piccolo!".
Ecco... in questa frase c'è tutta l'amarezza e la poetica Wilderiana espressa in questo film. L'abbandono al proprio destino di persone che non ci servono più. Ci sarebbe da stare giorni e giorni a parlare di ogni sigolo ciak e troveremmo sempre fiumi di parole per cui proseguire nella nostra analisi.
La grandezza della Desmond era dovuta alla sua potenza espressiva, il cui apice viene raggiunto nella proiezione privata di "Queen Kelly" nella saletta cinematografica della sua villa ("Non avevamo bisogno di parole, avevamo dei volti!"...ahime quanto è vero caro Billy...come avresti fatto oggi con Nicolas Cage o Ben Affleck o Colin Farrell).
L'uso che Wilder fece delle luci fu completamente rivoluzionario...per filmare le scene con la Desmond furono utilizzate luci particolari e le videocamere vennero "appannate" volutamente con della pomice, proprio per ottenere quell'effetto velato che ci fa apparire la Swanson quasi eterea e irreale.
La grande lezione di cinema di Billy verrà riproposta oltre 60 anni dopo da Lynch con il suo Mulholland Drive...ma questa è un' altra storia...
dobel  01/09/2010 15:34:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei più grandi capolavori del cinema, assolutamente non si può dare meno di dieci... chi lo fa deve andare a ripetizione...
Ma spiegami cosa c'entra Molholland drive.
barbuti75  01/09/2010 16:20:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non nei contenuti, ma semplicemente per la condizione morale e decadente dei personaggi, Lynch ha affermato di essersi ispirato molto alla sceneggiatura di "Viale del tramonto" per questo suo film...tutto qui :-)