VincentVega1 10 / 10 16/03/2010 14:05:51 » Rispondi Werner Herzog è un uomo di 68 anni che ha dedicato la sua vita al cinema, in tutti i sensi. Tante sono le volte in cui si è messo in gioco per progettare e realizzare i suoi film, veri e propri diari di un'esistenza.
Per loro ha calpestato il suolo di un vulcano prossimo all'eruzione. Ha attraversato fiumi in piena e deserti aridi. E' letteralmente finito in mezzo a dei cactus. Ha spento un nano infuocato solo con il suo corpo. E' stato punto da tarantole velenose. Ha mangiato le sue scarpe per scommessa ed ha attraversato a piedi mezza Europa per una promessa.
Ma c'è un episodio in cui ha rischiato più di tutti gli altri la sua vita ed è stato con un uomo di origina polacca, un certo Klaus Kinski, nonché il suo nemico più caro e persona da un caratterino tutt'altro che facile. Sul set di “Aguirre”, il suo film più personale, nella giungla sudamericana, Kinski minacciò di andarsene, non riusciva a sostenere i ritmi di una foresta vergine così piena di insidie, a pochi passi dallo spaventoso Rio delle Amazzoni. Herzog lo guardò negli occhi e gli disse: “Se tu ora te ne vai io prendo il mio fucile e ti ammazzo, poi mi ammazzo, e finisce tutto qui”. Non scherzava, per l'unica volta nella sua esistenza aveva messo in mano ad un'altra persona quella stessa vita che poi ci consegnerà tantissimi altri capolavori.
“Aguirre furore di Dio” non è dunque soltanto un film, è il punto di svolta che ogni uomo dovrebbe conseguire, quel punto di svolta che non ti fa più tornare indietro, che ti permette di trovare l'Eldorado, quello stesso Eldorado che Lope De Aguirre non ha mai smesso di cercare, nemmeno da solo, su una zattera in mezzo ad un fiume, circondato da cadaveri e scimmie urlatrici. L'uomo deve essere pazzo, deve avere manie di grandezza, deve confrontarsi con la sua stessa ferocia e con la ferocia della natura, cattiva e senza pietà. Nelle mani forse ci rimarrà solo un pugno di mosche e saremo circondati dalla morte, ma il vero scopo di tutto è provarci, anche quando il nemico è invincibile.
L'interpretazione è mia e personale, nessuno potrà mai stravolgermela e nessun altro film come questo potrà essermi vicino nei momenti più difficili. D'altronde Werner Herzog la natura la odia e la sfida, sarebbe in contraddizione se esprimesse il contrario: “Ognuno ha i propri segreti, io non verrò a raccontarveli, io sono semplicemente i miei film”.
“Ieri ha parlato a lungo di Aguirre e mi è tornata in mente una serie di atrocità, che in parte avevo dimenticato e in parte volutamente rimosso. Ma anche bei ricordi. Noi due che nuotiamo verso un punto più tranquillo dell'Urubamba sempre più impetuoso e vorticoso per raggiungere la chiatta sulla riva opposta che permetteva di attraversare il fiume con un cavo d'acciaio: quando ci siamo guardati intorno, tutto a un tratto un gorgo semicircolare avanzava verso di noi con un terribile e fragoroso risucchio, per poi cambiare direzione poco prima di raggiungerci.”
“Ho trentotto anni, ho visto di tutto. Il lavoro mi ha dato tutto e si è preso tutto. Non posso più essere fuorviato: da chi, da cosa?”
Ciumi 16/03/2010 17:37:49 » Rispondi Bravo Vincent, il tuo primo 10, marò… Beh “Aguirre” se lo merita tutto. Altro che scimmiette malate di cancro al cervello; quelle che troviamo sopra la zattera nel finale (ci sono arrivate in che modo?) sì che sono scimmiette come si deve. Bel commento.
VincentVega1 16/03/2010 18:43:22 » Rispondi grazie ciumin, eheh pensa quello che ha fatto per prenderle invece nella realtà quelle maledette scimmie :)
comunque sarebbe il mio secondo dieci ma c'è un avvocato travestito da fulmine, o un fulmine travestito da avvocato (non si è mai capito bene) che sostiene che sarebbe da pazzi avere un commento e relativa recensione con due voti differenti.
bulldog 17/03/2010 09:30:26 » Rispondi we ma sempre in mezzo mi mettete :-)
Concordo col commento Vinc,Aguirre è un capolavoro assoluto, uno dei più bei film di sempre nonchè l'apice raggiunto dall'accoppiata Herzog/Kinski.
Julian e Ferro84 buuuuuu
Ciumi 17/03/2010 18:14:34 » Rispondi Haha.. sei ovunque tu. Ma poi la storia delle scimmiette malate di tumore al cervello non mi ricordo manco da dove sia saltata fuori…
Però “dialoghi da clichè da sagra dell'uva montanina” fa abbastanza ridere..
VincentVega1 17/03/2010 12:36:28 » Rispondi doppio buuuu pure per cash. 'sti animali.
Sir_Montero 26/01/2013 10:32:54 » Rispondi Complimenti per il commento, venato da una profonda empatia per la storia, i contenuti, i significati, i personaggi. Molto coinvolgente.
VincentVega1 26/01/2013 12:15:44 » Rispondi grazie, anche il tuo commento è molto bello. questo film fa parte di me, più passa il tempo e più lo apprezzo.
Sir_Montero 26/01/2013 12:27:54 » Rispondi Grazie per l'apprezzamento. Ho sentito visceralmente l'intera storia, le aspirazioni del personaggio e del regista, il sogno e la caduta. C'è molto decadentismo, molta tragedia greca, molto nichilismo e superomismo ottocentesco; un assoluto capolavoro.
ps. ho messo a scaricare anche la ballata di stroszek; appena visto, ti farò sapere :)
julian 18/03/2010 23:09:24 » Rispondi Sono questi i commenti che mi fanno quasi pensare: mi sa che ho davvero sbagliato tutto. Complimenti, sei davvero innamorato di questo film e si vede. Il fatto è che il cinema è un'esperienza talmente personale che certe volte non riusciamo a capacitarci dei gusti altrui. Questa è la cosa favolosa. Bellissimo commento.
VincentVega1 19/03/2010 09:02:19 » Rispondi grazie julian troppo gentile. concordo su quello che dici, rimani comunque un animale per aver dato 6 a questo film. :)
julian 19/03/2010 12:08:15 » Rispondi E io che volevo rabbonirti... ahah.