Aenima 10 / 10 07/02/2005 12:26:23 » Rispondi Un elogio alla pazzia legata all'ordine istituzionale... In questa opera prima, Truffaut, analizza alcuni dei temi salienti rappresentanti i punti chiave in quella che potremmo definire "un'analisi del quotidiano secondo il regista". Un film ricco di spunti su cui riflettere, fotografie in cui perdersi, misteri non rivelati... L'immagine della società opprimente, ai danni di una libertà emotiva, viene mostrata attraverso lo sguardo di un'adolescente "ribelle" (la scelta, non casuale, di questo momento "passeggero" nella crescita di ogni uomo, simboleggia il punto di svolta nel "conflitto istituzionale"). E qual'è l'arma "concettuale" societaria più potente se non la paura del concetto stesso (contestualizzato in una visione quasi "Marxista" del vivere odierno)? Antoine, bloccato dal terrore per il professore e la famiglia, non può fare a meno di cercare una via di fuga, trovata involontariamente e inconsciamente nella paura della madre: in questo paradiso fittizio si scorgono i primi momenti di gioia innaturale mostratici da Truffaut, subito smentiti dallo scorrere degli eventi (è interessante notare come, già in questa prima Pellicola, egli descrive la figura femminile come qualcosa di "divino troppo umano", legando il suo ruolo al destino dell'uomo e al suo dolore...). Solo nella figura del compagno di scuola (personaggio che, in modo analogo, subisce le ingistizie imposte dal "caso"), Antoine riesce realmente a confrontarsi con le ambizioni; ma nel momento chiave della proiezione la sua realtà viene isolata dal mondo circostante, ed egli è costretto ad affrontare "da solo" (altro concetto chiave dell'opera del regista), la realtà dei fatti...Da brividi il finale, pessimista e rivelatore... I 400 colpi è un film grandioso, delicato e crudele...Forse la massima espressione di tutta la "Nouvelle Vague". Capolavoro!
kowalsky 27/03/2005 22:39:29 » Rispondi complimenti concordo in pieno l'ho rivisto poco tempo fa e mi ha dato le stesse ineguagliabili emozioni Ho sempre pensato che questo film fosse stato pensato dopo aver visto "i figli della violenza" di Bunuel, ci sono molti aspetti che combaciano tra i due film