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I 400 COLPI regia di Francois Truffaut

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     10 / 10  15/02/2007 00:55:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ritrovare Antoine dopo tanti anni equivale (ancora) a una riscoperta... esiste perchè Truffaut l'ha inventato, e nel nostro immaginario l'abbiamo inglobato come fosse un parente o un amico d'infanzia.
E' il concretismo assoluto di T., un autentico grido di allarme verso quel tipo di società che oggi annienta ogni impronta di realismo, di invidualità
Quel grande, immenso amore per il cinema inteso come sopravvivenza e fuga, riabilitazione e salvezza, paura e speranza Truffaut lo trasmette ancora radicalmente in tutti noi: il senso imperfetto del nostro limite di appassionati spesso "casuali".
Le immagini esercitano un potere, e al tempo stesso hanno un disperato bisogno di dare un senso alla storia.
E' questo il segreto dei grandi film, coltivare la propria arte senza comprendere che saranno destinati a lasciare un tempo indefinito nei nostri sogni come suggeriva Hsiao-Hsien ("che ora è laggiu'?").
E nell'ultima immagine, il volto davanti alla cinepresa, la mer per dirla alla Debussy, e l'unica collocazione indiscreta della mdp l'unica penetrazione (ehm) nel disagio del protagonista.
Oppure rispecchia il nostro annientamento o soltanto la capacità di stordirsi (la sequenza mirabile della giostra)
Essere altrove, ovunque, vivere nel bisogno di un'amore che non c'è: piu' che giusto riabilitare la carenza con un imminente e bellissimo "L'amore a vent'anni", ma prima di tutto c'è un'aderenza a un'adolescenza che finisce

E quel patrigno che incoraggia il figlio a "coltivare il successo e avere iniziativa" o quei ruderi dell'istruzione che correggono nell'autorità che il 68" ha diabolicamente e adeguatamente rinnegato?

Tutta la lucida verità di Truffaut racconta semplicemente Antoine e la sua "fuga" quotidiana.
Un raro esempio in cui l'autore diventa unico confidente del personaggio, mentre sa già che molti spettatori parleranno di "ribellione giovanile" e via dicendo.

Truffaut come ideoma paterno che, data l'identità celata del vero padre di A,, riveste una dimensione tutta particolare: anche se T. aveva solo 27 anni.

"I 400 colpi" comunica un immenso bisogno di libertà, e annuncia - a due anni dall'amarcord giovanile di "le matins" (splendido cortometraggio d'esordio) la nascita di un cinema che esprime nell'IMMAGINE la definitiva risposta a tutto