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I 400 COLPI regia di Francois Truffaut

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Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  27/02/2008 12:10:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sento un pò combattuto che la delicatezza rara per il tema trattato da questa pellicola non mi abbia coivolto come mi sarei aspettato, è sicuramente un mio limite, ma mi è successo la stessa cosa con "Sciuscià", solo che in più qui non ho percepito una particolare sofferenza da parte di Antoine, ripeto un mio limite senza ombra di dubbio.
Mi ha emozionato invece la serie di piani sequenza finali, con la corsa del protagonista in uno spazio via via sempre più aperto, trasmettendo perfettamente un senso di liberazione e libertà che ha avuto Antoine stesso, un momento magico che come tutti, destinati ad una fine prematura, quasi immediata, come sottolinea ancora simbolicamente in maniera sublime, il raggiungimento di un ostacolo invalicabile come può esserlo il mare, ed il fermo immagine stesso, forse Truffaut, il reale protagonista della storia decenni prima, ha voluto fermare e imprimere per sempre quel momento di serenità, anche se a quanto pare poi ci saranno dei sequel.
Voglio arrotondare per eccesso, sono sicuro che le future nuove visioni porteranno un cambiamento di giudizio.
Invia una mail all'autore del commento wega  27/02/2008 23:51:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però questo film sì verrà citato da Fellini successivamente nel suo "Amarcord"...su questo mi ci gioco il solito testicolo.
Invia una mail all'autore del commento wega  01/03/2008 22:57:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
debbo pagare venia... ho avuto occasione di rivederlo, invece è proprio questa innocenza data quasi dall'inconsapevolezza del protagonista, che "sembra" non soffrire, ma è di una tenerezza disarmante, il risultato è in questo modo riuscito, a differenza dell'opinione iniziale che mi ero fatto in merito.
Mauro Lanari  23/07/2008 09:28:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema che affronti è della massima importanza per l'estetica: un'emozione si trasmette in maniera più efficace gestendola con regole formali e retoriche d'ostentazione oppure di sottrazione? Quando hai rivisto questo film sei giunto alla mia attuale analoga tesi: spesso il ghiaccio brucia più del fuoco.
Invia una mail all'autore del commento wega  23/07/2008 10:06:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bella domanda, in questo caso di sottrazione, ma forse è stata gestita non badando a regole. Però non capisco, se sei pro o contro questo film...dall'ultima frase direi pro, dall'inizio, sento che additi a Truffaut un certo superficialismo per via di un'estetica ricercata.
Invia una mail all'autore del commento wega  23/07/2008 10:25:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh accidenti, pro pro, ora ricordo, è stata il primo film che hai recensito, peraltro benissimo...non si sa mai come prenderti ormai!
Hal Dullea  23/07/2008 14:03:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mannaggia, devo farti usare i neuroni. Cmq la tua ultima risposta è quella giusta: pro, pro.
Ps: è il mio 3° recensito, non il 1°.
Invia una mail all'autore del commento wega  23/07/2008 19:13:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì ma devo buttarci dentro delle informazioni anche nel frattempo...le prime due mi sono scappate allora, guarderò.