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I 400 COLPI regia di Francois Truffaut

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Pasionaria     10 / 10  01/03/2009 10:50:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo sguardo di Antoine nell'ultimo fotogramma racchiude l'essenza emotiva dell'"età ingrata", uno sguardo che ti penetra nell'anima e rinnova sensazioni assopite.
Keir 9000  02/03/2009 12:12:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eppure, di norma, di quell'età s'afferma il contrario. Non sarà allora che il sentirsi "in grata" sia indipendente o trasversale all'età, e che invece dipenda dalla sensibilità più o meno penetrabile e assopita? Il difetto maggiore di questo film è che Truffaut, anagraficamente e autobiograficamente, era ancora troppo giovane e pertanto la sua opera si presta a un fraintendimento del genere. D'altronde vi si presta, per motivi opposti, anche "Umberto D". Dunque forse è preferibile la storia d'un protagonista con l'eta di mezzo solo per una ragione di tipo socio-statistico.
Ciò detto, la condizione umana in un fotogramma non è malaccio, e con il prossimo commento (non tagliagambe) "I 400 colpi" entrerà nella "top 25". Direi che, dopo mezzo secolo esatto, "giustizia sarebbe fatta".
Keir 9000  02/03/2009 12:19:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dal sottostante commento di Kow:
Tutta la lucida verità di Truffaut racconta semplicemente Antoine e la sua "fuga" quotidiana.
Un raro esempio in cui l'autore diventa unico confidente del personaggio, mentre sa già che molti spettatori parleranno di "ribellione giovanile" e via dicendo.