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FINO ALL'ULTIMO RESPIRO regia di Jean-Luc Godard

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Ciumi     8 / 10  13/07/2009 07:48:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I film di Godard hanno tutti, chi più e chi meno, la medesima caratteristica: sono appunti di viaggio, annotazioni scritte sopra scontrini e altri pezzetti di carta, e presentate a noi così, senza essere accomodate, raffinate, corrette.
Questa fu l’innovazione stilistica di “Fino all’ultimo respiro”, a tal punto che fu preso come manifesto della nascente Nouvelle Vague (Non si può dire lo stesso sul piano dei contenuti, però, dove la vicenda ricalca quella dei noir americani, genere che ebbe in Francia un discreto successo). Fu il suo fascino e assieme il suo limite. Tant’è che ad osservare la sterminata filmografia di questo regista di talento, ci si chiede come mai non si sia mai soffermato a curare meglio qualcuno dei suo film.
Ma questo è Godard, innovativo e frettoloso. E questo è “Fino all’ultimo respiro”; frammentario, sconnesso, a tratti poetico, che ha piglio nel ritmo, nei dialoghi in cui ad una domanda non segue mai una precisa risposta, e che ancora oggi, nonostante l’età, conserva intatta la sua verve rivoluzionaria.