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FINO ALL'ULTIMO RESPIRO regia di Jean-Luc Godard

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Marco Iafrate     8 / 10  21/03/2010 11:36:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Fino all'ultimo respiro" segna una svolta nel cinema degli anni sessanta, introduce forme di trasgressione che nessuno aveva mai azzardato prima, dalla discontinuità del montaggio alla particolarità delle inquadrature, avrete senza dubbio notato che nella scena in cui Michel e Patricia camminano discutendo lungo il marciapiede degli Champs Elysées i passanti si voltano incuriositi ad osservarli, come si trattasse realmente di due attori famosi che passeggiano per le vie di una città, non possono sfuggire neanche le numerose scene dove i controcampi sono decentrati rispetto all'asse di chi guarda, voce fuori campo ecc.
Godard basa tutto sulla forza espressiva dei due protagonisti e, non poteva essere altrimenti, sulla loro sensualità, rafforzata da un atteggiamento anarchico ed irriverente che pur togliendo di fatto una certa continuità nella narrazione, crea un'affascinante atmosfera di spontaneità giocata sui dialoghi e sulle ossessioni dei personaggi.
Lo stile poliziesco del film pur nella sua drammaticità ( c'è pur sempre un omicidio) che culmina nel tragico finale, rimane ai margini lasciando alla storia un qualcosa di grottesco, descrivendo quasi con ironia la drammatica incomunicabilità dei due amanti.