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L'ANGELO STERMINATORE regia di Luis Buñuel

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly     9 / 10  04/10/2006 10:38:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Feroce attacco alla borghesia ipocrita e decadente, le cui debolezze vengono amplificate dall'irrealtà della situazione in cui si vengono a trovare: da affettato, cortese e wildiano il comportamento dei "reclusi" si fa cafone e violento, senza possibilità d'uscita.
Spietato Bunuel nello scavare in ogni personaggio, metterne a nudo le debolezze per poi colpirle, evidenziandone le miserie.
Imperdibile.
frine  05/10/2006 02:16:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non credo di dire una cosa nuova, ma la situazione descritta nel film è un collettivo, apocalittico attacco di panico. Uno stato di reclusione che nasce dall'interno, da un disagio represso e nascosto per troppo tempo.
L'idea geniale di Bunuel consiste nel mostrarci i personaggi coinvolti _contemporaneamente_nella stessa situazione di claustrofobica impotenza, quasi che questa fosse provocata da una forza esterna, una sorta di demone flagellatore che può essere inteso anche come l'Angelo Sterminatore di biblica memoria.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  05/10/2006 10:51:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh, certamente la tua tesi è corretta; va sottolineato però come neanche dall'esterno si riesca ad accedere alla sala. Oltre all'attacco di panico collettivo c'è qualcosa in più, a mio giudizio
frine  11/10/2006 03:03:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ammetto di non ricordare tutti i dettagli. Però il panico impedisce qualsiasi movimento, sia verso l'esterno che dall'esterno. Le stanze di una casa sono il luogo privilegiato per questi fenomeni, che ovviamente sono manifestazioni esteriori di un disagio più profondo. Mi viene in mente anche il percorso obbligato descritto ne "La maschera della morte rossa " di E.A. Poe, anche se in quel caso si tratta piuttosto di pura claustrofobia, a sua volta inquadrata in un'atmosfera gotica e orrorifica .
Bunuel non mostra alcuna pietà per i suoi personaggi, proprio perché ne disprezza l'ipocrisia e l'odioso perbenismo. A condannarli è la loro stessa, malcelata malvagità. Ma chi è l'"Angelo sterminatore"? Una forza esterna, dalla biblica e inesorabile potenza, ovvero un impulso interno, un inconfessato senso di colpa?
Secondo me il film offre una duplice chiave di lettura.


antoniuccio  18/10/2006 17:15:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La piantate voi due????:-)
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  18/10/2006 22:05:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi, Anto', ma lei è la Prof. Frine! Grande estimatrice di Omero, Esiodo e Wolfgang Petersen.
antoniuccio  20/10/2006 12:10:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma state amoreggiando da mesi....:-)
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  20/10/2006 14:03:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Abbiamo iniziato scannandoci su Troy. Poi abbiamo scoperto che su tutti li altri film del creato la pensiamo più meno allo stesso modo...
antoniuccio  04/10/2006 11:31:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se ti piace il genere non puoi perdere assolutamente Gosford Park di Altman, anche perché devi prepararti per commentare la mia prossima recensione (per dicembre!)
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  04/10/2006 13:13:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto gosford park, ma non m'ha trasmesso nulla...Raffinatissima la realizzazione, ma mi ha lasciato piuttosto indifferente. Mea culpa!
antoniuccio  04/10/2006 17:57:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, è successo anche a me. La prima volta che lo vidi, al cinema, alla proiezione delle 22,30, mi ritrovai a sonnecchiare!!!! Dopo una giornata di lavoro, vorrei sfidare!
Poi l'ho rivisto su Sky e l'ho apprezzato. Poi ho preso il dvd. A me Altman non piace, ma....
Credo sia un film da vedere più volte per essere adeguatamente valutato. Poi, beh, i gusti sono personali.:-)