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L'ANGELO STERMINATORE regia di Luis Buñuel

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     8 / 10  06/12/2009 11:12:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle massime espressioni della filmografia di Bunel.
Un viaggio onirico e surreale che assume le vesti di un luogo-prigione (il lussuoso salotto) in cui vengono, senza evidente costrizione, rinchiusi alcuni “nobili personaggi” ..un vero e proprio atto di accusa alla classe borghese ma anche a quella clericale, ricco di simbolismi che inevitabilmente ne appesantiscono un po’ la visione, la pellicola rappresenta forse la maggior espressione delle opere e del pensiero di un maestro del cinema come Bunel.
Prigionieri di se stessi, uno strumento che diventa, nelle mani del regista spagnolo, un mezzo espressivo per condannare frivole convenzioni, il caos e la violenza che regnano sovrani in una società che si perde inseguendo frivolezze e vacuità (ma forse questa è la reale condizione umana) ..l’esplosione del viaggio surreale emerge quando “pecore ed orsi” si aggirano indisturbati all’interno della lussuosa villa fino alla “nuova prigione” ..un buon cast e l’ambientazione claustrofobia fanno il resto, portandoci nell’abisso di una società evidentemente malata.
Per calarsi e assaporare appieno gli spunti di quest’opera risulta necessario, gioco forza, entrare nella logica di un tempo e di un luogo solo apparentemente lontani e nelle chiavi espressive utilizzate da chi si trova dietro la macchina da presa ..certamente non facile!